Bergamo, 680 nuovi alberi in 15 quartieri della città

IL PROGETTO. «Be tree» ha coinvolto la cittadinanza nell’individuare le aree idonee alla piantumazione di nuovi alberi.

Il Comune di Bergamo ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per 680 nuovi alberi in 15 quartieri della città.

Un progetto nato nel luglio 2024, quando gli assessorati alla transizione ecologica, ambiente e verde e alle politiche della casa, partecipazione e reti di quartiere hanno lanciato «Be tree», pensato per coinvolgere i cittadini nell’individuare aree idonee alla piantumazione di nuovi alberi.

Il progetto «Be tree»

Nella sua prima fase, «Be tree» prevede la messa a dimora di 680 nuovi alberi, con obiettivi che includono la sostituzione di alberi morti o pericolanti e la piantumazione in nuove aree verdi comunali, per preservare e potenziare il patrimonio arboreo e migliorare al contempo la qualità ambientale e paesaggistica della città, lungo le strade, nei parchi e nelle aree verdi scolastiche. Con specie selezionate per la capacità di adattarsi al clima locale.

«Alberi simbolo di una città in salute»

«Gli alberi sono vita, ombra, abbattimento della Co2, riparo per l’avifauna, fonte di nutrimento per gli insetti impollinatori e quindi anche per noi che, senza tali insetti, vedremmo ridurre repentinamente la nostra possibilità di alimentarci. Una città verde è una città attrattiva e in salute, dove si vive bene. Per questo abbiamo deciso di ingaggiare la cittadinanza anche attraverso la partecipazione con il progetto Be Tree, perché la tutela del verde esistente e l’implementazione del patrimonio arboreo siano un impegno concreto e condiviso a tutti i livelli», ha dichiarato l’assessora alla transizione ecologica e al verde Oriana Ruzzini.

«Questo progetto - ha sottolineato Claudia Lenzini, assessora alle reti di quartiere - ha coinvolto i cittadini che hanno individuato gli spazi che necessitano di nuove piantumazioni. Le segnalazioni, oltre 190, saranno utili per raggiungere gli obiettivi, ma il processo partecipativo avrà un suo sviluppo anche nella seconda fase, nella condivisione delle analisi, delle pianificazioni e delle attuazioni del processo».

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