Badhan interrogato, il legale: «Non si capacita per quello che ha fatto». Mercoledì l’autopsia - Video

L’INTERROGATORIO. «Non si riesce a capacitare per quello che ha fatto». Lo dice l’avvocato d’ufficio Fausto Micheli dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto in ospedale di Jashandeep Badhan, il 19enne di origini indiane accusato dell’omicidio di Sara Centelleghe.

Il giovane è stato ricoverato per il suo stato psicologico alterato e per scongiurare episodi di autolesionismo. «Da una colluttazione è passato al gesto estremo di uccidere la ragazza - ha continuato il legale -. Il giovane non capisce cosa ha fatto e perchè: all’inizio c’è stata una collutazione, forse si è spaventato, la situazione gli è sfuggita di mano. lui stesso non riesce a capacitarsi e a capire perché l’ha fatto - ha ripetuto l’avvocato che ha aggiunto -: è pentito, addolorato, è molto provato. Non conosceva Sara se non di vista - ha confermato -. Ha detto che ha sempre fatto del bene agli altri e ora ha fatto questo gesto che non riesce a spiegarsi».

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Il gip Alessia Solbrimo nelle prossime ora si pronuncerà sulla richiesta di convalida dell’arresto avanzata dal pm Giampiero Golluccio mentre mercoledì sarà effettuata l’autopsia sul copro di Sara, lo stesso giorno in cui il Comune di Costa Volpino ha organizzato una fiaccolata in sua memoria.

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