Automotive, sciopero generale proclamato per venerdì 18 ottobre

METALMECCANICA. Lo sciopero per chiedere di «difendere l’occupazione e il lavoro» e di «rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia».

Sciopero generale per il comparto automotive, proclamato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil per la giornata di venerdì 18 ottobre. Per chiedere - si legge in una nota - «di difendere l’occupazione e il lavoro» e «di rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia». A Roma si svolgerà un corteo con partenza da piazza Barberini e arrivo a piazza del Popolo: da Bergamo partiranno bus diretti a Milano, dove si proseguirà poi in treno.

Andrea Agazzi, segretario generale della Fiom-Cigl di Bergamo, spiega che «sono diverse le aziende del settore nella nostra provincia. Tra le più significative, Brembo di Curno, Somaschini di Trescore, Exide di Romano e Gruppo Mazzucconi di Ponte san Pietro, a cui si aggiungono altre realtà che producono componentistica per il settore».

«Serve una strategia pubblica»

«Quello di venerdì - prosegue - è uno sciopero che si rivolge ai produttori, all’Europa e al Governo: ci troviamo di fronte a un processo di smantellamento dell’industria automobilistica italiana che, senza una strategia pubblica, rischia di impattare su tutto il tessuto industriale. Un processo non imputabile alla sola transizione energetica, che è inarrestabile, ma alle scelte fatte negli ultimi anni da Fiat prima e Stellantis poi, che hanno mirato a dividere e impoverire i lavoratori piuttosto che a produrre auto».

I lavoratori somministrati

Con i metalmecanici, sciopereranno i lavoratori somministrati dell’automotive, con i sindacati di categoria Nidil-Cgil, Felsa-Cisl, Uiltemp: «Il prezzo della crisi si sta scaricando pesantemente anche sulle condizioni dei somministrati - ha dichiarato Francesco Chiesa, segretario generale di Nidil-Cgil a livello provinciale - per questo invitiamo tutti i lavoratori a partecipare alle assemblee e allo sciopero. Saremo in piazza anche perché oggi c’è un limite che fissa al 30% il limite di dipendenti diretti o somministrati a termine, mentre con il nuovo Ddl Lavoro questo tetto viene cancellato, aprendo la strada a un ricorso al lavoro precario e a tempo sempre più a misura di azienda».

Il comparto gomma-plastica

Per venerdì 25 ottobre, invece, è stato proclamato uno sciopero dei lavoratori delle aziende gomma-plastica che producono per il comparto automobilistico: «Guardiamo con grande preoccupazione alla crisi che ha colpito il settore», spiega Giuseppe Errico, segretario organizzativo di Filctem-Cgil di Bergamo.

«Diverse realtà del territorio vedono oggi molta incertezza, hanno attivato gli ammortizzatori sociali anche le aziende legate alle componentistiche dei trattori»

«In Bergamasca - spiega Errico - si erano già percepite delle difficoltà con la chiusura dello stabilimento Treves di Cazzano Sant’Andrea, i cui lavoratori sono attualmente in cassa integrazione straordinaria sino a fine anno. T utti e quaranta perderanno poi il posto. Anche altre realtà del territorio vedono oggi molta incertezza. Tra queste la Map di Osio Sotto che ha riavviato un nuovo periodo di cassa integrazione e la BM Plastic di Bagnatica che ha ridotto la produzione. Hanno attivato gli ammortizzatori sociali anche le aziende legate alle componentistiche dei trattori, come la Sole di Scanzorosciate e la Polirim di Bagnatica. Il calo delle commesse nell’automotive è, invece, spesso compensato dagli ordinativi di altri settori di produzione in aziende che hanno una diversificazione del prodotto come Radicifil di Casnigo e la Pietro Radici Industries And Brand di Cazzano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA