Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 06 Febbraio 2025
Attività fisica adattata over 65, il progetto compie dieci candeline
IL PROGETTO. L’iniziativa coordinata dall’Università di Bergamo e dal Cus per promuovere il benessere fisico e la prevenzione tra gli anziani.
Compie 10 anni il progetto «Attività Fisica Adattata over 65», iniziativa coordinata dall’Università degli studi di Bergamo e dal Cus Bergamo rivolta agli over 65 con limitazioni di autonomia, finalizzata a promuovere il benessere fisico e la prevenzione attraverso la ginnastica preventiva adattata. Il traguardo raggiunto e gli obiettivi futuri sono stati oggetto dell’incontro tenutosi nella giornata del 6 febbraio presso l’Aula Galeotti della sede universitaria di via dei Caniana.
Un progetto per 77 comuni
L’appuntamento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, amministratori locali, partner del territorio e professionisti del settore sanitario (Provincia di Bergamo, Collegio dei Sindaci, Ats Bergamo, Asst Papa Giovanni XXIII, Asst Bergamo Ovest, Asst Bergamo Est, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bergamo, Ordine della Professione Sanitaria di Fisioterapista di Bergamo e HServizi Spa), ha offerto un bilancio del decennio appena trascorso e delineato nuove prospettive per l’espansione del progetto - già presente in 77 comuni della provincia di Bergamo e destinato a superare quota 100 sedi operative - anche nelle aree più difficili da raggiungere, come le valli bergamasche.
«L’Università al servizio della comunità»
«L’Università di Bergamo è da sempre attenta alle esigenze del territorio, e il progetto di Ginnastica Preventiva Adattata ne è una testimonianza concreta - ha spiegato il Rettore Sergio Cavalieri durante il suo intervento -. Il nostro obiettivo non è solo contribuire alla salute e alla longevità attiva degli anziani, ma anche consolidare il legame tra ricerca accademica e comunità. Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, sanità e università per un impatto reale sul benessere della popolazione».
Simone Biffi, consigliere della Provincia di Bergamo, ha aggiunto: «La Provincia di Bergamo è orgogliosa di patrocinare questo progetto, frutto della collaborazione tra diverse realtà del territorio e capace di offrire ai nostri over 65 un’opportunità in più di tutela della salute».
Nel corso dell’evento, moderato dal Delegato del Rettore alle attività sportive e relazioni con il Cus Francesco Lo Monaco, sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dal Centre for Healthy Longevity (Chl) dell’Università degli studi di Bergamo, diretto dalla prof.ssa Francesca Morganti, che ha evidenziato come i partecipanti ai corsi abbiano ottenuto significativi miglioramenti in termini di equilibrio, forza muscolare e resistenza aerobica: «Monitorare l’efficacia del programma di intervento motorio proposto dal Cus con Afa over 65 è stata una delle sfide più stimolanti che il Chl-Centre for Healthy Longevity ha intrapreso nei mesi passati. Il nostro ruolo come ricercatori dell’Università di Bergamo è stato quello di verificare il cambiamento prodotto sia in termini motori che cognitivi. Per noi un’importante evidenza scientifica del valore di Afa over 65 per la prevenzione del decadimento psicofisico in età anziana e del supporto alla longevità in salute».
Mantenere il fisico attivo
Nato come progetto pensato per mantenere il fisico attivo e prevenire le patologie dell’età, l’Afa over 65 si articola in esercizi, studiati dagli insegnanti laureati in Scienze motorie e sportive, utili a rinforzare gli arti, migliorare l’autonomia e l’equilibrio e ridurre il rischio di cadute, recuperando forza muscolare corporea e resistenza aerobica in sedute di un’ora l’una, due volte a settimana, in ogni comune aderente. Gli appuntamenti prevedono il coinvolgimento di personale formato e la fornitura gratuita dei materiali in capo al CUS Bergamo, a disposizione di gruppi composti da circa 15 partecipanti.
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