Attenzione in montagna: «Poche ore di luce e gelo, si raccomanda prudenza»

L’APPELLO. È il primo ghiaccio, spesso in assenza di neve o solo con un leggero strato di nevischio, a celare insidie sui sentieri di montagna anche all’inizio di questo inverno.

Sull’importanza di non sottovalutare i rischi di questa stagione, Marco Astori, a capo della VI Delegazione orobica del Soccorso alpino, sottolinea come «nel passaggio climatico di questo periodo inizia a presentarsi il ghiaccio, perché le temperature, soprattutto di notte, si abbassano e al mattino è facile trovare alcuni punti ghiacciati». Spesso ciò risulta poco visibile: «Può capitare che sia nascosto dalla foglie, dal terriccio o da altre situazioni che mascherano: è uno dei problemi principali a cui fare attenzione quando si va in montagna all’inizio dell’inverno e in primavera».

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Le zone in ombra

Sono soprattutto le zone all’ombra a celare insidie, in un periodo in cui le temperature possono variare molto tra versanti esposti al sole oppure no. «È importante valutare attentamente le ore di luce: andiamo incontro alle giornate più corte dell’anno e bisogna valutare con cura la propria preparazione fisica e i tempi di rientro. Muovendosi al buio o con condizioni non perfette, le insidie come il ghiaccio diventano ancor più pericolose» suggerisce ancora Astori, che ribadisce come «non sempre l’esperienza è sufficiente per scongiurare gli incidenti, serve sempre la massima attenzione, anche sugli itinerari apparentemente facili».

Attenzione all’attrezzatura

Uno dei temi a cui badare è certamente l’attrezzatura: «Sul ghiaccio non bastano le catenelle che si mettono sotto gli scarponi, servono i ramponi: in questo periodo si deve andare in montagna solo con la giusta attrezzatura. È necessario avere anche la corretta protezione termica, perché lo sbalzo tra giorno e sera è notevole».

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