Atb farà come Milano? No rincari (per ora)
Si aspettano le tabelle regionali di luglio

A Bergamo non ci sarà nessun «caso Milano». Il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala tira dritto per aumentare il costo del biglietto dei mezzi pubblici a 2 euro, «forzando» la norma regionale.

Dalle nostre parti, invece, tutto fermo, in attesa anche di vedere come andrà a finire la riforma della tariffazione integrata. «Il “caso Milano” è a sé, se volete ve lo spiego», premette il direttore generale di Atb Gianni Scarfone (che è anche presidente di Asstra Lombardia, l’associazione di rappresentanza nazionale aziende di trasporto pubblico locale).

Più interessante, però, è capire se a Bergamo sono in previsione aumenti dei ticket degli autobus o no. «I ritocchi non sono discrezionali – chiarisce Scarfone –. A luglio ci sarà la delibera della Giunta regionale che stabilirà i valori a fascia. Nei sistemi a zone come Bergamo, Milano e Brescia c’è un range tra un minimo e un massimo per ogni zona. Prima l’applicazione dipendeva dal comune capoluogo e dalla Provincia per le diverse competenze; ora è compito dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale, che interpella i diversi consorzi».

Per quanto riguarda il Consorzio Atb, «lo scorso luglio – aggiunge il presidente Alessandro Redondi – abbiamo rinunciato agli aumenti. Atb è dal marzo 2015 che non ritocca le tariffe». Ma il luglio prossimo? «Vedremo, affronteremo il tema con l’Agenzia del Tpl , comunque dipenderà dai valori delle tabelle della Regione e dalle modifiche del sistema tariffario, potrebbe esserci anche una riorganizzazione geografica del sistema», spiegano Redondi e Scarfone. Di mezzo c’è anche la tornata delle Amministrative. «Mossa elettorale il potenziamento delle corse? Certe riorganizzazioni non si improvvisano in dieci giorni, dietro c’è un lavoro messo in cantiere da tempo», taglia corto l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni.

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