Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 26 Luglio 2021
Assegno unico per i figli, nella Bergamasca la misura «ponte» vale 60 milioni di euro
La stima della Cisl sui fondi in arrivo da qui a fine anno: tiene conto dei nuovi aiuti ai lavoratori autonomi e delle maggiorazioni per i dipendenti. Sonzogni: «Ma la formulazione definitiva sostenga di più i nuclei numerosi».
Era stato salutato come il vero elemento di novità del mese di luglio, in attesa della definitiva formulazione dell’assegno unico universale per i figli che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022 (ma per cui mancano ancora i decreti attuativi). Parliamo dell’assegno temporaneo (At), la misura «ponte» che spetta ai nuclei familiari con figli minori a carico che non hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare (Anf) riservato sostanzialmente ai dipendenti: lavoratori autonomi, disoccupati, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, titolari di pensione da lavoro autonomo, nuclei che non hanno uno o più requisiti per godere dell’Anf e percettori del reddito di cittadinanza. Ancora presto per tracciare un primo bilancio delle domande presentate e valutare l’effettiva portata della misura (in vigore da questo mese) sui bilanci familiari, ma si può già fare una stima delle risorse che entreranno nelle tasche dei beneficiari: a Bergamo la misura «ponte» (partita il 1° luglio e valida 6 mesi), comprensiva delle maggiorazioni previste per gli assegni ordinari familiari che spettano ai lavoratori dipendenti, secondo i calcoli della Cisl di Bergamo vale complessivamente 60-65 milioni di euro, di cui poco più della metà per l’assegno temporaneo.
Stime prudenziali che possono desumersi all’interno di un calcolo più ampio a livello nazionale, con le risorse messe a disposizione: 1 miliardo e 390 milioni di euro per le maggiorazioni degli Anf e 1 miliardo e 580 milioni per l’assegno temporaneo, in totale quasi tre miliardi di euro.
Le cifre
Candida Sonzogni, segretaria della Cisl Bergamo, offre una ricostruzione dettagliata, con una premessa: «La misura dell’assegno ponte, che amplia i soggetti beneficiari del sostegno per i figli minori, è fondamentale in una logica di universalità degli aiuti alle famiglie che, come Cisl, abbiamo sempre promosso e sostenuto».
Venendo ai numeri: «Le misure ponte decorrenti dal 1° luglio – illustra Sonzogni – riguardano l’incremento degli assegni al nucleo familiare ordinari per i lavoratori dipendenti a cui spettano gli Anf e l’introduzione dell’assegno temporaneo per gli altri nuclei familiari in cui sono presenti minori. Tenuto appunto conto delle risorse complessive a disposizione, di quasi tre miliardi di euro, la misura ponte nella Bergamasca potrebbe valere 60-65 milioni di euro (di cui poco più della metà per l’assegno temporaneo). Secondo una stima dell’Istat, l’assegno temporaneo per i sei mesi vale mediamente 962 euro a nucleo familiare, mentre la maggiorazione dell’Anf 377 euro».
Domande fino al 30 settembre
È ancora presto per verificare concretamente la bontà della misura, ovvero capire quanti dei nuclei aventi diritto stiano chiedendo o abbiano intenzione di chiedere l’assegno ponte, visto che la domanda può essere presentata fino al 30 settembre con effetto retroattivo da luglio, e scadenza a dicembre del 2021. «Come Cisl – aggiunge Sonzogni - con una memoria presentata in Commissione Lavoro abbiamo intanto evidenziato che, così come formulati, l’assegno temporaneo e l’assegno al nucleo familiare con la maggiorazione non rispettano pienamente il principio di equità orizzontale, in particolare per i nuclei più numerosi e a sfavore tendenzialmente dei lavoratori dipendenti. Certamente è necessario capire se l’Isee è un adeguato indicatore per una forma di sostegno di lungo periodo. Auspichiamo, inoltre, che la formulazione definitiva dell’assegno unico universale offra un sostegno adeguato alle famiglie numerose, favorisca la natalità (anche dal primo figlio) e incentivi le donne alla permanenza sul lavoro».
La domanda di assegno temporaneo può essere inoltrata per via telematica, con le credenziali individuali del richiedente, attraverso il portale Inps, il contact center Inps, oppure ci si può affidare a un patronato: bisogna dotarsi del proprio calcolo Isee perchè l’importo dell’assegno è vincolato all’indicatore (per un Isee superiore a 50 mila euro non spetta alcun beneficio).
«Abbiamo fatto anche una serie di valutazioni rispetto all’assegno unico universale che scatterà nel 2022, per il quale le risorse stanziate a livello nazionale sono pari a 21,6 miliardi di euro, ipotizzando che esso a Bergamo possa valere all’incirca 450 milioni di euro – sottolinea Candida Sonzogni - L’assegno unico andrà ad assorbire una serie di misure importanti a sostegno delle famiglie con figli (assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, assegno di natalità, premio alla nascita, detrazioni fiscali, assegno per il nucleo familiare) e varrà per i figli fiscalmente a carico fino a 21 anni. Intanto nel nostro patronato già da qualche settimana le richieste per l’assegno al nucleo familiare sono numerose: siamo impegnati in particolare a presentare, per iscritti e non iscritti, le domande per l’Anf “tradizionale”, maggiorato negli importi (37,50 euro per ciascun figlio per i nuclei familiari fino a due figli, e 55 euro per ciascun figlio per i nuclei familiari di almeno tre figli)».
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