Arrivano le corsie ciclabili
Bergamo tra le prime d’Italia

Previste dal Decreto Rilancio, hanno una segnaletica orizzontale condivisa con gli automobilisti. Zenoni: «Connetteranno i tratti già esistenti».

«Corsie ciclabili»: è questo il nome del nuovo intervento realizzato dal Comune. Nello specifico, si tratta di una segnaletica orizzontale che dà maggiore visibilità a chi si muove in bicicletta su uno spazio condiviso con gli automobilisti sulla strada. «Una nuova disciplina – sottolinea l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – introdotta con il Decreto Rilancio, convertito in legge pochi giorni fa. Siamo una delle prime città d’Italia a sperimentarlo».

La corsia ciclabile si differenzia dalla pista ciclabile, che invece è esclusiva. Nel documento del governo viene definita come «una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede».

Proprio in queste ore i tecnici incaricati dal Comune stanno lavorando su alcune direttrici in ingresso e di attraversamento della città: via dei Caniana e via San Giorgio (per collegare il polo universitario a via Paleocapa e al centro della città da un lato e dall’altro alla nuova ciclabile realizzata lungo via Moroni), via Ruggeri da Stabello e Baioni (per favorire l’ingresso da Ponteranica), via Corridoni e Suardi (per favorire l’ingresso da Torre Boldone), viale Papa Giovanni, viale Roma e viale Vittorio Emanuele fino alla stazione della funicolare (per collegare la stazione al centro cittadino). «Con questi interventi – precisa Zenoni – non interromperemo assolutamente quelli più strutturali e a lungo termine. Questo strumento era stato definito emergenziale quando si era iniziato a parlare della nuova ciclabilità in fase post Covid. È sicuramente un intervento leggero, usabile anche su strade a sezione ridotta e che permetterà di sperimentare anche soluzioni a basso costo che in futuro potrebbero portare ad interventi più sostanziali. È un modo per tutelare visivamente la mobilità dolce prima di tutto e poi per dare connessione ai tratti di ciclabilità già esistenti che spesso sono frammentati». Nel caso di via Moroni ad esempio, la ciclabile della Grumellina (della quale è terminato il primo lotto che arriva al Villaggio degli Sposi, mentre entro l’anno dovrebbe partire il secondo che arriverà al confine con Lallio) termina proprio all’incrocio con via dei Caniana e le nuove corsie ciclabili fanno da collante (almeno visivo) con via Paleocapa. Inoltre la corsia ciclabile «marca» sulla strada lo spazio di rispetto, attenzione e precedenza per la mobilità dolce in modo visivo all’interno della carreggiata. Queste corsie permettono anche ai monopattini di muoversi in condizioni di maggiore sicurezza: mezzi che sono sempre più utilizzati e che probabilmente lo saranno ancora di più a partire da agosto, quando in città arriveranno i monopattini in sharing in seguito ad un bando voluto da Palafrizzoni.

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