Area abbandonata in via dei Carpinoni, a Bergamo: «Da lì topi e insetti»

L’ALLARME DEI RESIDENTI. In via dei Carpinoni, davanti alla Coop di via Autostrada, topi e insetti a causa di un’area dismessa vicina alle case.

Degrado, sporcizia, miasmi e insetti che infestano le abitazioni. È quanto denunciano alcuni residenti di un condominio in via dei Carpinoni 25, davanti alla Coop di via Autostrada, a causa della presenza da 10 anni di un’area dismessa di fronte alle loro case: più volte hanno esposto la questione sia al Comune sia alla Polizia locale ma la situazione, dicono, si ripresenta puntualmente.

I residenti più volte hanno esposto la questione sia al Comune sia alla Polizia locale ma la situazione, dicono, si ripresenta puntualmente

«Da questo campo abbandonato fuoriescono ratti, scarafaggi e insetti di ogni genere. Da dieci anni le nostre case sono invase da topi e ragni e dobbiamo pagare la disinfestazione ogni 6 mesi. Spesso inoltre i bambini si arrampicano e vanno a giocare nella fossa piena di immondizia. La gente ci butta di tutto. Ogni tanto qualche malintenzionato rompe la recinzione per entrare. È imbarazzante, oltre che molto pericoloso. Dopo vari solleciti alla Polizia locale il proprietario del terreno manda un’impresa a pulire, poi per mesi nulla fino al successivo sollecito» afferma Ivano Carrara.

«Topi e scarafaggi»

«È un problema per noi, che ci ritroviamo il cortile pieno di scarafaggi e topi, ma anche per la zona. La gente da qui fugge» aggiunge Giampaolo Carrara, un altro residente. La storia dell’area risale a quasi 20 anni fa e alla costruzione proprio della Coop, la cui proprietà del terreno è la stessa. «L’area dismessa – spiega Francesco Valesini, assessore alla Rigenerazione urbana – rappresenta un’edificabilità residua all’interno della convenzione urbanistica sottoscritta nel 2008, e della durata di 10 anni, tra il Comune e la proprietà dell’area. La proprietà aveva realizzato l’edificio della Coop mantenendo il residuo edificabile, dove erano previsti un albergo e degli uffici che avrebbe dovuto realizzare entro 10 anni. Nel frattempo sono intervenuti diversi decreti ministeriali che hanno prorogato le scadenze delle convenzioni urbanistiche, tra cui questa. La scadenza ora è fissata a settembre 2027, termine entro cui la proprietà dovrà completare i lavori». Il prato, quindi, dovrà essere riqualificato da qui ai prossimi 2 anni e mezzo per diventare un hotel. Ma sul presente sembra esserci poco da fare. «L’Amministrazione – conclude Valesini – non può obbligare un privato a intervenire sulla propria area. Può solo allertare i vigili e in seguito emettere un’ordinanza di pulizia dell’area».

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