Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 21 Marzo 2025
Aperti i giardini della Fara, sopra il parcheggio, e la Scala del Condannato
L’INAUGURAZIONE. Un percorso pedonale tra il verde dei giardini, che consente di raggiungere il centro storico di Città Alta direttamente dalla via della Fara, riprendendo il tracciato degli antichi camminamenti.
Bergamo
Sono stati inaugurati nella mattinata del 21 marzo, primo giorno di primavera, i giardini della Fara e il collegamento dalla Scala del Condannato verso il Parco della Rocca.
«Bergamo si arricchisce di uno spazio prezioso e significativo. Un altro impegno concreto verso la bellezza paesaggistica che contraddistingue la nostra città, coronando così il completamento di un importante lavoro», ha detto la sindaca Elena Carnevali.
Un nuovo percorso per la «Mille gradini»
Il percorso sarà inserito nella nuova edizione di «Mille Gradini» regalando un tratto che consente di raggiungere la Rocca attraverso la Scala del Condannato e il centro storico tramite la galleria inaugurata già mesi fa che dal parcheggio porta sulla Corsarola.
Non si tratta solo di un intervento architettonico, ma di un progetto rilevante anche dal punto di vista ecosistemico. «Lungo le scale da via Fara alla terrazza del parcheggio la flora inizia a prendere vita: arbusti, alberi e una varietà di essenze erbacee stanno arricchendo l’area con biodiversità e fascino naturale», ha spiegato l’assessora al Verde, Oriana Ruzzini.
Una vasca di raccolta dell’acqua piovana
Un elemento particolarmente innovativo è la vasca di raccolta delle acque meteoriche. «Con una capacità di 50 metri cubi, questa soluzione consente di utilizzare esclusivamente acqua piovana per irrigare le aree verdi, evitando lo spreco di acqua potabile», ha aggiunto Ruzzini. Il risultato è un belvedere unico nel suo genere, che prima mancava completamente in città, offrendo uno scorcio suggestivo su una porzione di collina che prima non era così visibile. Lungo il cammino si incontrano alcune fioriture come rose e ortensie, alternate però a impianti arborei e arbustivi immersi in radure prative la cui bellezza, con il passare delle stagioni vegetative, sarà ancora più evidente
Il ripristino della Scala del Condannato
Non meno importante è il valore storico di questo progetto. Oggi, grazie a questo nuovo progetto, è possibile ripercorrere il tracciato storico che collegava il convento di San Francesco e la Rocca tramite la Scala del Condannato fino ad ora chiusa al pubblico e da oggi aperta (fino a settembre) dalle 8 alle 21 (da settembre a marzo, invece, dalle 18 alle 21).
«Per tutto l’Ottocento fino al 1921 questi due spazi funzionavano come istituti carcerari: inizialmente per prigionieri politici, poi per usi militari e infine come carceri comuni», ha spiegato Roberta Frigeni, direttrice del Museo delle Storie di Bergamo di cui entrambi i luoghi fanno parte. «La scala, detta ancora oggi “del condannato», è documentata fin dal 1870. Sebbene il nome richiami una valenza simbolica, non era percorsa solo dai detenuti ma anche dal personale di sorveglianza che aveva necessità di muoversi agevolmente tra i due carceri. Quindi, questa scala univa l’ex carcere situato nel convento di San Francesco con quello della Rocca. Questa funzione detentiva continuò fino alla fine dell’Ottocento e si protrasse fino al 1921. Quell’anno segnò il passaggio al nuovo complesso carcerario di Sant’Agata, determinando l’abbandono dei due siti come prigioni», ha aggiunto Frigeni.
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