Antinfluenzale, oltre 94mila già vaccinati in Bergamasca. Dal 4 novembre campagna per tutti

SANITA’. Finora potevano vaccinarsi solo anziani, donne incinte, bambini e persone fragili: quasi 100mila le dosi somministrate, in crescita rispetto agli anni scorsi. Ora si apre alle altre categorie.

Dopo meno di un mese, la campagna vaccinale antinfluenzale si avvicina alle 100mila dosi somministrate in Bergamasca. E alle porte c’è l’ultima accelerazione: da lunedì 4 novembre l’antinfluenzale sarà estesa gratuitamente a tutta la popolazione, non più solo alle categorie target della prima fase. Il via alle inoculazioni è scattato formalmente il 1° ottobre, partendo dagli ospedali (personale sociosanitario, fragili ricoverati, pazienti cronici già in carico), e la profilassi si è estesa via via con il coinvolgimento di medici di base e farmacie. Secondo i dati forniti il 1° novembre dalla Regione, in Bergamasca sono stati finora 94.101 i cittadini che hanno ricevuto l’antinfluenzale: la tendenza è quella di un aumento, confermata anche dal totale a livello regionale (850.610 vaccinazioni antinfluenzali, 141.264 in più dello scorso anno alla stessa data: +19,9%). Passo più lento, come prevedibile, per l’anti-Covid: sempre il 1° novembre in Bergamasca si contavano 11.762 vaccinazioni di questo tipo; in proporzione, le vaccinazioni anti-Covid sono circa un ottavo di quelle antinfluenzali.

Nel primo anno di pandemia, la vaccinazione antinfluenzale aveva raggiunto il 64% di adesioni tra gli over 65, un buona copertura, mentre lo scorso anno siamo invece scesi a poco più del 50%

«I dati regionali sull’antinfluenzale indicano un maggior entusiasmo rispetto allo scorso anno – è la lettura di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano –. È sicuramente positivo, perché sembra superata la fase negativa dell’ultimo periodo, alimentata dalle fake news sull’anti-Covid che hanno impattato anche sulle altre vaccinazioni. Nel primo anno di pandemia, la vaccinazione antinfluenzale aveva raggiunto il 64% di adesioni tra gli over 65, un buona copertura, mentre lo scorso anno siamo invece scesi a poco più del 50%. La vaccinazione anti-Covid resta invece ancora poco praticata: ma sarebbe necessario rilanciarla, perché pur attenuato il Covid resta ancora un virus potenzialmente pericoloso per fragili e anziani. Soprattutto, c’è da attendersi una stagione invernale con la coabitazione tra più virus respiratori: influenza, sindromi simil-influenzali, Rsv, Covid».

Ora l’estensione per tutti

Se in questo primo mese l’antinfluenzale era riservato alle categorie «target», cioè a donne in gravidanza, bambini e ragazzi tra i 6 mesi e i 17 anni, over 60, pazienti fragili e lavoratori a rischio, dal 4 novembre sarà esteso gratuitamente a tutta la popolazione. Le vaccinazioni proseguono infatti tramite i medici di medicina generale, le farmacie e i centri vaccinali gestiti dalle Asst: è sempre necessaria la prenotazione, cliccando qui.

Vaccino anti-Covid

Anche l’anti-Covid, raccomandato per anziani e fragili, è aperto a tutta la popolazione, sempre con le stesse modalità; in sede di vaccinazione è possibile richiedere la co-somministrazione, cioè ricevere nella stessa occasione sia l’antinfluenzale sia l’anti-Covid. «L’apertura dell’antinfluenzale a tutta la popolazione è utile e importante – aggiunge Pregliasco -. Proteggersi dall’influenza è buona cosa anche per i giovani e gli adulti, e per garantire ad esempio la continuità delle attività lavorative». La sorveglianza epidemiologica regionale sulle sindromi simil-influenzali segnala una circolazione virale praticamente uguale allo stesso periodo dello scorso anno. Indicativamente, in questa fase si viaggia attorno a circa 97mila persone a settimana colpite da influenza e virus «cugini»: proiettando questa incidenza su scala bergamasca, si stimano circa 10mila casi a settimana.

La sorveglianza epidemiologica regionale sulle sindromi simil-influenzali segnala una circolazione virale praticamente uguale allo stesso periodo dello scorso anno

Attenzione dopo dicembre

Ma il picco è atteso più avanti, dopo dicembre. «Per convivere con questi virus sono utili alcune precauzioni – conclude Pregliasco: il buon senso, cioè il lavaggio delle mani, la ventilazione dei locali e la mascherina per i fragili in situazioni di rischio; la vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid; l’automedicazione responsabile quando si è colpiti da queste sindromi virali; no all’antibiotico, se non in specifici casi e solo su indicazione del medico; se si è anziani o fragili, fare il test anti-Covid per poter poi iniziare il trattamento antivirale orale Paxlovid in caso di positività».

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