Ancora ladri di rame al cimitero, ma scappano a mani vuote

L’ALLARME. Nella notte tra sabato e domenica una banda ha staccato le canaline, ma i malviventi sono stati disturbati e hanno abbandonato il bottino.

Ancora ladri di rame al cimitero Monumentale: nella notte tra sabato 16 e domenica 17 settembre sono entrati in azione nella zona della Socrem e dei colombari, staccando le canaline, ma probabilmente sono stati disturbati dal passaggio di qualcuno perché hanno abbandonato il bottino a terra e sono scappati. L’ennesima incursione è stata scoperta dal guardiano domenica mattina e ha subito denunciato l’episodio alla Polizia locale.

I precedenti

Già nella notte tra il martedì e il mercoledì precedente i ladri erano entrati ed erano riusciti a staccare 20-30 metri di pluviale da una cappella privata. Il 1° settembre la banda, probabilmente le stesse persone, aveva fatto razzìa di 70 metri di pluviali di rame nell’area tra i nuovi cinerari, il reparto Socrem dell’ex forno crematorio, la nuova via Paolo Borsellino che costeggia la parte esterna delle catacombe che si trovano a Nord.

I furti di rame in città si stanno intensificando in questi mesi: oltre al cimitero di viale Pirovano sono diversi gli episodi alla ex Reggiani di viale Giulio Cesare, dove i ladri hanno appiccato una lunga serie di incendi a quel che resta nell’enorme fabbrica dismessa per poi riuscire a sfilare i cavi. L’ipotesi è che ci sia in azione una banda che punta proprio all’«oro rosso».

Analisi delle telecamere

Le indagini sono affidate agli agenti della squadra Mobile della questura, mentre le Volanti, la Polizia locale e i carabinieri effettuano di frequente passaggi in zona nelle ore notturne. Si cerca di risalire ai ladri attraverso le telecamere presenti in zona, non ce ne sono molte ma da quelle che danno sul retro del Chorus Life si potrebbe riuscire a vedere qualcosa: un veicolo in grado di trasportare il rame, persone sospette di passaggio.

«Siamo infastiditi dal fatto che vengano a rubare in un luogo così sacro come il cimitero – commenta l’assessore Giacomo Angeloni –. Speriamo che riescano presto a trovare i responsabili».

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