Ancora disguidi informatici. Medici, farmacisti e cittadini esasperati

SANITÀ. Ai problemi alla piattaforma regionale si sono aggiunti quelli con la tessera sanitaria. «Così penalizzati pazienti e attività». La Regione: il disservizio nazionale ha limitato l’operatività.

Lo scoramento s’intuisce dalla voce di un medico: «Una giornata tragica». Un’altra, l’ennesima. La quotidianità di medici e farmacisti è ancora attanagliata dai disguidi informatici, stavolta con un «contagio» che dal solito Siss – il sistema informativo sociosanitario regionale – arriva anche al sistema nazionale della tessera sanitaria, altro tassello del mosaico digitale con cui si misurano quotidianamente i camici bianchi della sanità. L’inizio settimana è stato punteggiato da disservizi, la giornata di ieri è stata ancora più nera. E a farne le spese, oltre ai professionisti, sono ovviamente i pazienti: col sistema informatico bloccato, ad esempio, diventa ben difficile inviare o ricevere i certificati di malattia, ottenere un’impegnativa per medicinali o prestazioni, usare la ricetta elettronica per i farmaci. Se nei giorni scorsi erano stati registrati nuovi problemi col Siss, «l’ultima disfunzione (quella di ieri, ndr) sarebbe un problema legato anche al sistema nazionale della tessera sanitaria – spiega Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo –. A prescindere dalla causa, il lavoro quotidiano resta condizionato in maniera grave da questi disservizi informatici».

Preso atto dei problemi, in una nota la Fimmg Lombardia – sindacato dei medici di base – rimarca come si continuino «a sollecitare interventi risolutori dell’ormai cronico disservizio del Siss, di cui viviamo quotidianamente rallentamenti e blocchi». «È stata una settimana molto impegnativa, con problemi quasi tutti i giorni – conferma Ivan Carrara, segretario della Fimmg Bergamo –, che vanno a penalizzare l’attività ambulatoriale. Facciamo sentire la nostra voce anche a tutela dei pazienti». Di «situazione tragica» parla anche Marco Agazzi, presidente dello Snami Bergamo, sindacato dei medici di base: «Siamo disperati noi medici, sono disperati i farmacisti, sono arrabbiati i cittadini: a volte se la prendono con noi, ma noi siamo solo il capro espiatorio, perché il problema non dipende da noi».

Per Paola Nardis, coordinatrice dei medici di medicina generale della Cgil Bergamo, «da tre giorni non abbiamo la possibilità di accedere alla piattaforma Siss. Chiediamo a chi sovrintende al funzionamento del server Mef (cui fa capo il sistema tessera sanitaria, ndr) e della piattaforma Siss a livello regionale di intervenire tempestivamente, prima possibile, perché il danno che si sta producendo è davvero grave».

Ernesto De Amici, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo, usa un altro aggettivo: la situazione è «drammatica – sospira –. Anche la ricetta dematerializzata non funziona, ci sono problemi continui. Se tutto è bloccato, ne fanno le spese i cittadini». «Il problema – aggiunge Andrea Francesco Raciti, presidente di Federmarma Bergamo – è che non esistono piani B: se il Siss o il sistema di tessera sanitaria si ferma, è impossibile fare altrimenti».

«Problemi sulla piattaforma nazionale»

Nel tardo pomeriggio, la Direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha diffuso una nota per spiegare quanto accaduto nella giornata di giovedì: «A causa di un problema informatico della piattaforma nazionale che ha creato disservizi in molte regioni, anche in Lombardia è stata limitata l’operatività del servizio di ricetta elettronica. La stessa problematica aveva interessato i sistemi nella giornata di martedì. Il malfunzionamento ha riguardato la raggiungibilità del “Servizio di accoglienza centrale” gestito dal livello nazionale per le ricette dematerializzate. Per questa ragione, si sono verificati disservizi legati alla prenotazione in via telematica e all’attività di registrazione delle ricette e di emissione di certificati di malattia da parte dei medici di medicina generale». Ieri il presidente lombardo Attilio Fontana ha invece parlato del «Fascicolo sanitario elettronico 2.0», l’attesa evoluzione dell’attuale piattaforma: sarà «uno strumento che consente al Sistema sanitario nazionale di cambiare decisamente passo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA