Alpini, all’adunata sfilano in 5mila: «Esempio per i giovani e pilastro per i Comuni»

Hanno sfilato in almeno 5mila, tra gli applausi della gente, che li ha aspettati lungo le strade di Scanzorosciate. È stata una grande festa l’adunata sezionale degli alpini orobici, la numero 37, attesa da due anni, dopo un periodo molto difficile. Il protocollo, che si attua sempre uguale, è stato rispettato, con alzabandieria, discorsi, musica, striscioni, ma all’emozione non ci si abitua mai. Sarà per il ritrovarsi tra tanti amici, saranno le fanfare che sostengono la marcia e propongono canti alpini amati, saranno le bandiere tricolori che sventolano ovunque, ma la mattina di oggi, 11 settembre, a Scanzorosciate, è stata evidente la soddisfazione, da parte di chi ha organizzato l’adunata e da chi l’ha vissuta.

«È la mia prima adunata “sbrigliata”, dopo quella dello scorso anno a Bergamo svolta in forma statica – ha detto Giorgio Sonzogni, presidente sezionale Ana –. Sono emozionato come sempre, quando si percepisce quella vicinanza fisica e di sentimenti che il cappello alpino sa trasmettere».

«Sono emozionato come sempre, quando si percepisce quella vicinanza fisica e di sentimenti che il cappello alpino sa trasmettere».

La presenza massiccia degli alpini, e di chi apprezza il loro operato, si è manifestata con la selva di ben 250 gagliardetti, rispetto ai 278 gruppi della sezione; tanti i vessilli delle sezioni amiche. Ad aprire la sfilata 300 tra ragazzi e giovani che hanno partecipato ai 18 campi estivi organizzati sul territorio, con oltre 3mila partecipanti. Ricordando la figura di Antonio Sarti, le autorità presenti hanno ricordato «l’impegno quotidiano degli alpini, non solo nelle emergenze, pilastro fondamentale per le amministrazioni ed esempio per i giovani».