Alluvione, il Fondo solidarietà si rafforza. Da Caritas 75mila euro, dalla Mia 25mila

LA SOTTOSCRIZIONE. Due nuove adesioni all’iniziativa del Comune per fare fronte alle spese sostenute dalle famiglie. Don Trussardi: «La Chiesa è presente per alleviare le fatiche». Bombardieri: «Un aiuto concreto per i più bisognosi»

È un’attenzione rivolta alle famiglie che, all’improvviso, sono state costrette a sostenere spese ingenti a causa dei danni provocati dall’alluvione del 9 settembre, quella che la Caritas Diocesana Bergamasca e la Fondazione Mia hanno voluto mettere al centro delle rispettive donazioni (75mila euro dalla Caritas e 25mila euro dalla Mia) al Fondo di solidarietà promosso dal Comune di Bergamo.

Un’attenzione, in particolare, verso le persone più bisognose che, nonostante le difficoltà economiche, hanno dovuto mettere mano al portafoglio nelle ore immediatamente successive al disastro per ripulire - ad esempio - cantine e garages da acqua e fango. A loro saranno destinati i 100mila euro che, complessivamente, Caritas e Fondazione Mia hanno deciso di devolvere alla sottoscrizione, raccogliendo l’appello della sindaca Elena Carnevali, che nei giorni scorsi avevano raccolto anche la Sacbo, società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, e la Fondazione Banca Popolare di Bergamo. Caritas e Fondazione Mia contribuiranno dunque ad alleviare il costo dei danni provocati dalla calamità naturale che ha colpito diversi quartieri della città e che le prime stime hanno quantificato in oltre 30 milioni di euro, escludendo però una buona parte di effetti personali che i futuri, auspicati ristori non potranno risarcire.

Queste nuove risorse hanno dunque rimesso in moto il contatore della solidarietà posizionando l’asticella a quota 600mila euro.

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L’aiuto della Caritas Diocesana

«Questa donazione rappresenta la volontà del “volerci essere” della Chiesa e della Diocesi di Bergamo– ha detto don Roberto Trussardi, direttore della Caritas Diocesana Bergamasca –. Partecipiamo alla raccolta con una cifra rilevante per i bisogni delle famiglie che sono state colpite da questa calamità. La nostra è la dimostrazione di una Chiesa di Bergamo che vuole essere presente dando un contributo importante per alleviare le fatiche di queste persone». Tante sono le sottoscrizioni che in questi anni la Caritas ha aperto, anche in collaborazione con il nostro giornale, per aiutare le popolazioni lontane colpite da guerre, terremoti e altre calamità naturali. «Di solito noi riceviamo i fondi – puntualizza don Trussardi –, questa volta abbiamo fatto la scelta di non promuovere altre iniziative, ma di compartecipare a quella del Comune. È anche un modo per sollecitare chi può a partecipare come abbiamo fatto noi».

Il contributo della Mia

Di nuovo insieme per una buona causa, a testimonianza di come il nostro territorio sia capace di creare alleanze forti per non lasciare solo chi ha bisogno d’aiuto, istituzioni ed enti si stanno unendo anche stavolta con i loro contributi: «Anche la Fondazione Mia ha voluto accogliere l’invito del Comune di Bergamo e della sindaca Elena Carnevali per l’emergenza alluvione, devolvendo 25mila euro che vanno ad aggiungersi ai 75mila della Caritas – ha detto il presidente Fabio Bombardieri –. Entrambi questi contributi saranno destinati alle famiglie, soprattutto a quelle con maggiori difficoltà economiche. Sappiamo che ci sono altri contributi che, giustamente, sono indirizzati anche alle imprese, il nostro invece è destinato unicamente alle famiglie, a partire da quelle più bisognose».

Il ringraziamento della sindaca

«Due istituzioni centrali nella vita della nostra città e del territorio, Caritas Diocesana e Fondazione Mia, che rivolgono la loro azione soprattutto verso le nuove forme di povertà e i bisogni emergenti delle persone, hanno deciso di rispondere con generosità alla chiamata del Comune di Bergamo per offrire un aiuto tempestivo e concreto a chi è stato colpito dall’alluvione del 9 settembre – è il commento della sindaca Elena Carnevali –. Oltre al significativo contributo economico destinato al Fondo di solidarietà per l’alluvione del 9 settembre 2024, voglio mettere in luce il valore profondo di questo gesto: la Caritas Diocesana Bergamasca, che ringrazio di cuore, insieme al suo direttore don Roberto Trussardi e a tutti gli operatori, ha scelto di allargare il proprio raggio d’azione, andando oltre il suo tradizionale impegno e supporto quotidiano verso le persone in situazioni di marginalità e disagio. Questo rappresenta un segno tangibile della sua vicinanza a tutta la comunità e dimostra che, di fronte alle difficoltà, nessuno viene lasciato solo.

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La Caritas Diocesana è una colonna portante della nostra comunità, un esempio di come, con umanità e dedizione, si possa contribuire alla costruzione di una società più giusta ed equa. Ascoltando i bisogni emergenti e sostenendo chi è in difficoltà, la Caritas offre una mano tesa, affinché ognuno si senta accolto, valorizzato e sostenuto nel proprio percorso di riscatto».

Un ringraziamento altrettanto sentito la sindaca lo rivolge anche alla Fondazione Mia, al suo presidente Fabio Bombardieri e al Consiglio di amministrazione: «Con il loro contributo, ci ricordano che la solidarietà è parte integrante del loro impegno quotidiano e, ancora una volta, la Misericordia Maggiore si dimostra al fianco delle persone in difficoltà – prosegue Carnevali –. Nella sua lunga storia la Misericordia Maggiore ha saputo rispondere alle esigenze di ogni epoca con attenzione e cura, offrendo assistenza a chi più ne aveva bisogno. L’alluvione del 9 settembre è solo l’ultimo esempio di come questa istituzione, forte della sua tradizione di solidarietà, continui a essere supporto importante per la nostra comunità. Questi gesti generosi ci offrono l’occasione per rinnovare un appello a tutti, enti, organizzazioni, istituti bancari e singoli cittadini, perché uniti possiamo fare la differenza e offrire un sostegno concreto ai nostri concittadini che stanno affrontando le conseguenze dell’alluvione».

Le altre donazioni

A una settimana dal «lancio» della sottoscrizione – che avrà nella Fondazione della Comunità Bergamasca un importante partner per la gestione e la distribuzione delle risorse – hanno risposto all’appello anche la Sacbo (con 200mila euro), e la Fondazione Banca Popolare di Bergamo (con altri 50mila euro); a loro « e a chi si unirà a questa straordinaria rete di solidarietà», la sindaca ha voluto di nuovo indirizzare il suo ringraziamento: «Ogni donazione è preziosa per dare un segno di vicinanza a chi è stato duramente colpito», ha concluso Carnevali.

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