Alleanza tra Unibg e San Raffaele: al via corso di laurea magistrale in geopolitica

LA NOVITÀ. È frutto della collaborazione tra i due atenei. Immatricolazioni fino al 21 ottobre. Due indirizzi di studio, uno più economico, l’altro anche filosofico.

Il nome mette al centro tre concetti fondamentali per comprendere il presente e decifrare il futuro. Si chiama «Geopolitica, Economia e Strategie globali» il nuovo corso di laurea magistrale (la classe di laurea è Scienze politiche) frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Bergamo e l’Università Vita-Salute San Raffaele, all’esordio nell’anno accademico 2024/2025. Le immatricolazioni sono aperte sino al 21 ottobre (il corso è ad accesso libero, con verifica dei requisiti in fatto di crediti su alcuni settori disciplinari), la sede amministrativa è l’Università di Bergamo (quindi con le tasse dell’università pubblica): la maggior parte delle lezioni si terrà a Bergamo, con alcuni corsi al San Raffaele.

Due distinti curriculum

Il nuovo corso dà continuità a una collaborazione già esistente per la laurea triennale in Scienze politiche e Strategie globali, che proprio ora sta vedendo i primi laureati. «L’attualità recente e il contesto di lungo periodo – riflette il professor Paolo Buonanno, presidente del

«In un contesto sempre più interconnesso la geopolitica è fondamentale per comprendere l’impatto dei fenomeni»

corso di Geopolitica, Economia e Strategie globali e professore ordinario di Economia all’Università di Bergamo – evidenziano come le dimensioni della geopolitica e delle strategie globali siano estremamente rilevanti. In un mondo sempre più interconnesso, la geopolitica è fondamentale per comprendere gli impatti dei fenomeni. Un’impresa, ad esempio, deve capire in quale mercato opera, come una crisi energetica impatta sul rifornimento delle materie prime, come una pandemia impatta sull’inflazione». Il corso poggia su un approccio multidisciplinare, e accanto a dei corsi comuni (su scienze sociali e scienze giuridiche) sono previsti due distinti curriculum: «Geoeconomia, mercati e istituzioni» con un taglio più economico, «Società, politica e strategie globali» con elementi più di tipo filosofico-psicologico. «Gli sbocchi professionali sono trasversali – aggiunge Buonanno –: l’obiettivo è formare laureati in grado di analizzare il contesto e di applicare, insieme ad altri specialisti, efficaci strategie di sviluppo in ambito pubblico e privato».

Un corso di respiro internazionale

«Siamo in un’epoca in cui c’è un grande bisogno di scienziati politici – ragiona Roberto Mordacci, prorettore alle Scienze umane e sociali dell’Università Vita-Salute San Raffaele –

«C’è molto bisogno di persone in grado di leggere la realtà contemporanea»

intesi in un senso ampio: persone in grado di leggere la realtà contemporanea con strumenti non solo analitici ma anche critici, per sapere come muoversi nel mondo. Questo, tra l’altro, è il primo corso di laurea in Italia con la parola “geopolitica” nel proprio nome».

Il respiro del corso è votato anche all’internazionalizzazione, «perché ormai gli studenti hanno come sguardo almeno l’Europa – sottolinea Mordacci –: viaggiano, sono disposti a trasferirsi per lavoro, guardano al mondo». In questo corso, conclude Mordacci, è «importante anche la componente filosofica: oggi è impossibile separare le questioni politiche da quelle etiche, pensiamo alle applicazioni dell’Intelligenza artificiale. È fondamentale interrogarsi anche sull’etica del potere».

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