Alberghi, un Capodanno da tutto esaurito. «Non è iperturismo: solo effetti positivi»

CONFCOMMERCIO. Dicembre in lieve calo dopo il 2023 da record, ma capoluogo e Valli gettonati a cavallo del veglione. È un bene per 8 operatori su 10: «L’impatto dei visitatori non mette in crisi i servizi ai cittadini, come in altre realtà».

Gli eventi promossi in città trainano il turismo, con il tutto esaurito negli alberghi a Capodanno. Dicembre nel suo complesso invece, pur positivo, appare un po’ più tranquillo, in particolare se confrontato con il 2023, anno record con Bergamo Capitale della Cultura.

A fotografare la situazione del turismo e del suo impatto su città e provincia è Confcommercio Bergamo. Che indaga anche il fenomeno dell’overtourism (l’iperturismo), quando cioè le presenze assumono proporzioni tali da diventare un problema da gestire per la città e per i servizi dedicati ai suoi residenti. Per quanto riguarda Bergamo «l’overtourism non c’è, il turismo è solo una ricchezza per il territorio», senza rovescio della medaglia, afferma convinto il direttore dell’associazione di categoria, Oscar Fusini.

Posizione che gli imprenditori ritengono suffragata dai dati raccolti nell’indagine di Confcommercio Bergamo con Format Research, realizzata attraverso un sondaggio tra un campione di 700 imprese che operano nel turismo, ma anche nel commercio. Rappresentativo, secondo Confcommercio, è quell’81,6% degli intervistati (8 su 10) che vede, nell’incremento dei flussi turistici, più benefici che svantaggi per il territorio.

«A Bergamo l’overtourism non c’è»

Secondo Confcommercio Bergamo non è dunque toccata dal turismo «invasivo» vissuto da città come Venezia, Roma e Firenze, dove l’equilibrio tra residenti e visitatori è ormai compromesso. Fusini entra nel merito: «Il fenomeno è serio in altre città, come Venezia dove il sistema del trasporto pubblico è collassato o Roma, dove il sistema della raccolta dei rifiuti

«Se vediamo la Corsarola piena la domenica, non significa che ci sia overtourism»

non regge al turismo. A Bergamo questo non si registra: se vediamo la Corsarola piena la domenica, non significa che ci sia overtourism. I residenti possono percepire un “fastidio”, questo accade nel ciclo di vita delle destinazioni turistiche. Ma cosa sarebbe la nostra città senza turismo? Dal punto di vista del commercio, ma anche della sicurezza. E non dimentichiamo che il turismo sostiene anche la cultura». Confcommercio sottolinea infatti come gruppi di turisti scelgano Bergamo per gli eventi, «dal Gospel al Donizetti, dai mercatini a Leolandia».

Turismo aumentato negli ultimi due anni

Tornando ai dati dell’indagine sull’overtourism, quasi il 28% del campione intervistato afferma di aver visto aumentare l’affluenza dei turisti negli ultimi due anni (il 61,2% invece dichiara una

situazione invariata), in particolare chi opera nel settore turistico (43,4%, contro il 24,8% del commercio). Il 28,2% delle imprese valuta positivamente l’impatto dei flussi turistici sul proprio business.

L’81,6% delle imprese, si diceva, dichiara che l’aumento dei flussi turistici ha portato più benefici che svantaggi, in particolare sullo sviluppo economico della comunità locale (56%), la valorizzazione del patrimonio culturale (46,3%) e l’incentivo agli investimenti infrastrutturali (42,4%). Anche se in minoranza (18,4%), c’è chi legge invece negativamente la crescita dei flussi, per l’impatto sulle comunità locali (46,2%), l’abbassamento dell’esperienza turistica (43%), il deterioramento degli spazi naturali e urbani, (37,2%), lo stress sulle infrastrutture (20,1%), il diffondersi di criminalità e insicurezza (16,9%).

L’indagine ha sondato il sentiment degli imprenditori del terziario anche sull’impatto di Milano-Cortina 2026: sarà positivo per il 29,6% (sale al 45,3% per le imprese del turismo), mentre il 70,1% non prevede impatti.

Il punto sulle prenotazioni

Con la chiusura del 2024, Confcommercio fa il punto sul turismo in città e provincia. In vista di festeggiamenti di Capodanno è boom di prenotazioni, questo emerge dai dati raccolti insieme a Promoserio e VisitBergamo per quanto riguarda la provincia. Da Natale all’Epifania Val Seriana e Val di Scalve sono al completo, prenotazioni e richieste elevate in Val Brembana, in crescita anche la media valle grazie alle terme di San Pellegrino. Al completo - o quasi - gli

Federalberghi: «Guardiamo al 2025 con cauto ottimismo e con una certa prudenza»

hotel con spa e che propongono pacchetti di due o tre pernottamenti con trattamenti e pause gourmet, anche in Valle Imagna: «L’obiettivo è eguagliare le performance della scorsa stagione, ma la percezione è che il mercato stia nel complesso rallentando, l’inflazione continua a farsi sentire e cresce l’attenzione al prezzo – sottolinea Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo -. Senza dubbio il turismo ha vissuto un altro anno eccezionale, con un aeroporto da 17 milioni di passeggeri. Guardiamo al 2025 con cauto ottimismo e con una certa prudenza».

La città resta un approdo importante: «Chiuderemo l’anno in linea in termini di occupazione camere rispetto al 2023 – continua Capozzi -. La coda dell’anno è in leggero calo, con un dicembre un po’ più tranquillo rispetto agli ultimi anni, ma pur sempre positivo, soprattutto se paragonato allo stesso mese di qualche anno fa. Capodanno che, grazie agli eventi organizzati in città, va verso il tutto esaurito. Segno inconfondibile che Bergamo prosegue nell’affermarsi meta turistica, abbinata a Milano che è il vero traino».

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