Al via la Maturità per 9.000 studenti, si torna alla normalità con gli scritti

Dal 22 giugno 423 classi in 126 sedi interessate dall’esame di Stato. Il provveditore Cubelli: celebriamo un rito di passaggio della società.

Esami di Maturità in presenza per circa 9.000 studenti bergamaschi. Un altro passo verso la normalità con il ritorno delle due prove scritte a due anni dalla pandemia. Il dato dei non ammessi agli esami rispecchia la media nazionale, sono il 3% (260).

436 classi in 126 sedi

Le 218 commissioni (composte da sei commissari interni e da un solo membro esterno, il presidente) sono tutte coperte, salvo defezioni dell’ultima ora, alle quali rimedieranno l’Ufficio scolastico territoriale, in caso di sostituzione del presidente, e i singoli istituti se si tratterà di sostituire un commissario. Sono 436 le classi degli istituti superiori bergamaschi che quest’anno sosterranno gli esami di Maturità in 126 sedi distribuite tra città e provincia. «Con gli esami in presenza torniamo alle nostre abitudini, a celebrare, secondo una tradizione consolidata, quello che è un rito di passaggio della nostra società ­ –commenta il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Vincenzo Cubelli – ­ Da professore e da sportivo auguro a ciascun candidato di raggiungere il proprio traguardo nella consapevolezza di avercela messa tutta».

Si parte il 22 giugno, con il primo dei due scritti, la prova di italiano. Sette le tracce proposte, con la possibilità di scegliere tra l’analisi e l’interpretazione di un testo letterario, l’analisi e la produzione di un testo argomentativo, una riflessione critica su un tema d’attualità. La prova sarà predisposta su base nazionale e, quindi, uguale per tutti gli studenti d’Italia.

Il toto-tema

«Saranno tracce bellissime, articolate ma ragionevoli, in modo tale da poterci ragionare e trasformarle in parole» promette il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

E

il toto-tema impazza, come consuetudine. Verga, Pirandello, Pascoli e Ungaretti sembrano essere i nomi più gettonati per l’analisi del testo, mentre per le due tracce di attualità sono in molti a credere che una sarà sicuramente sulla guerra in Ucraina o, più in generale, sulle crisi internazionali; senza dimenticare il Covid e il post pandemia.

Giovedì 23 giugno sarà la volta della seconda prova scritta , vera novità della Maturità 2022: diversa per ciascun indirizzo, verterà su una sola materia e sarà predisposta dalle singole commissioni di concerto con i docenti delle varie discipline. Cubelli smorza la polemica sollevata da chi sostiene che per il secondo scritto si rischiano valutazioni non uniformi, che potrebbero penalizzare gli studenti che sosterranno i test d’ingresso in università. «Lo strumento di valutazione è fornito dal ministero ­ sottolinea il provveditore ­ ed è nazionale, questo garantisce uniformità di valutazione». Il colloquio orale partirà dall’analisi di un testo scelto dalla commissione. Poi spazio alle domande sulle varie altre discipline, l’educazione civica e una breve relazione o un lavoro multimediale sull’esperienza del percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro). Confermata la valutazione in centesimi. Cinquanta punti deriveranno dal credito scolastico maturato negli ultimi tre anni di scuola, altri 25 punti dipenderanno dalle prove scritte, mentre il colloquio potrà fornire al massimo 25 punti. «Un perfetto bilanciamento tra carriera e performance dell’esame» fa notare Cubelli.

Si va a volto scoperto

Quest’anno non ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina, che è solo raccomandata, in particolare quando non è possibile garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Di regola per favorire il processo comunicativo e relazionale, ­ si legge nella circolare del ministero dell’Istruzione che ha fatto seguito all’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza ­ il candidato sostiene il colloquio senza la mascherina. Durante lo svolgimento della prova orale è permessa la presenza di uditori, «ma in numero che assicuri un ambiente sereno e che comunque consenta una distanza interpersonale di almeno un metro nel rispetto delle disposizioni anti-Covid». La circolare precisa anche varie questioni organizzative che gli istituti dovranno tenere presenti: percorsi dedicati e segnaletica per l’ingresso e l’uscita, locali ampi nei quali sostenere le prove, presenza di prodotti igienizzanti in più punti dell’edificio. Prove suppletive il 6 luglio (con la prima prova scritta) e il 7 luglio (secondo scritto) per i candidati che, perché malati, non potranno sostenere l’esame nelle date di giugno.

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