Al Parco delle Trucca il Bosco della memoria
Sarà un omaggio alle vittime del Covid-19

Promosso dall’associazione dei Comuni virtuosi, saranno piantati un centinaio di alberi . Marchesi: «L’idea ci è piaciuta. Vorremmo inaugurarlo il 18 marzo, prima Giornata nazionale per le vittime del Covid-19».

Un bosco in continua evoluzione per ricordare chi ha perso la vita a causa del Covid-19. A questo progetto sta lavorando il Comune di Bergamo con il suo assessorato al Verde pubblico. Sarà un «Bosco della memoria», qualcosa che evochi quelli già realizzati in altre città per ricordare il dramma della deportazione e che richiama in qualche misura gli alberi sopravvissuti alla catastrofe di Hiroshima. Dove verrà realizzato? Alla Trucca e saranno le associazioni del territorio che si faranno avanti per prendersene cura. Bagnare una pianta, potare un rametto secco, ogni gesto gentile mosso nei confronti del bosco sarà una carezza in memoria di chi non c’è più.

Il progetto è ancora in fieri, ma l’assessore al Verde pubblico Marzia Marchesi spiega: «Siamo a buon punto, l’obiettivo sarebbe inaugurarlo il 18 marzo prossimo, perché sarà la prima Giornata nazionale per le vittime del Covid-19. Speriamo di riuscirci». Palafrizzoni sta analizzando i progetti che sono pervenuti dall’associazione dei Comuni virtuosi, promotrice dell’iniziativa che al suo attivo ha già un «Bosco del tempo» a Colorno, in provincia di Parma: «Ci hanno contattato per chiederci la disponibilità nel realizzare questo progetto a Bergamo, negli intenti dell’associazione, il bosco della memoria avrà una valenza nazionale – avanza l’assessore Marchesi –. L’idea ci è da subito piaciuta molto, piantumare nuovi alberi dà speranza, è segno della vita che continua. Abbiamo apprezzato anche il fatto che la proposta dell’associazione preveda la messa a dimora di alberi “antichi”, in particolare alberi da frutto. In questo modo facciamo memoria del presente e del passato, recuperando essenze tipiche del nostro territorio che rischiano di essere dimenticate. Un altro aspetto interessante è che questa iniziativa coinvolge due delle mie deleghe: il Verde pubblico e la Pace».

Il progetto, che prevede almeno un centinaio di nuovi alberi, sarà realizzato al parco della Trucca, il più grande della città, che si sviluppa proprio davanti all’ospedale Papa Giovanni XXIII, in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. I primi disegni sono stati consegnati al Comune di Bergamo che ha chiesto alcune migliorie: «Entro la fine del mese avremo il progetto definitivo e procederemo con una delibera di accettazione e quindi con l’avvio del progetto stesso – illustra le tappe l’assessore –. L’associazione dei Comuni virtuosi donerà la progettazione del bosco e si impegnerà a ricercare degli sponsor. In parte ci sarà anche il finanziamento del Comune, l’entità è ancora da stabilire. Vorremmo che il bosco fosse inclusivo, abbiamo chiesto ai progettisti di prevedere percorsi per ipovedenti e per chi ha delle disabilità, l’obiettivo è renderlo il più possibile aperto e vissuto».

Particolare sarà la modalità di gestione del bosco della memoria: «Vorremmo collaborare con le associazioni del territorio, perché una volta realizzato, vorremmo che il bosco diventasse un luogo di incontro, dove organizzare attività artistiche o approfondimenti culturali. Questo aspetto per noi, ma anche per l’associazione dei Comuni virtuosi, è fondamentale – rimarca Marzia Marchesi –. Sono convinta che il progetto possa funzionare solo se si riescono a coinvolgere i cittadini che abbiano voglia di prendersi questo impegno. Oltre all’aspetto culturale, c’è quello della manutenzione ordinaria del bosco, ovviamente con una supervisione da parte degli uffici comunali. Colgo l’occasione per lanciare l’invito alle associazioni interessate, a farsi avanti, scrivendo all’assessorato alla Pace ([email protected]). Ci piacerebbe che i cittadini sentissero il bosco della memoria come se fosse loro».

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