Aggressione in pieno centro a Bergamo: in via Tiraboschi ucciso l’addetto alla sicurezza del Carrefour - Foto e video

L’OMICIDIO. Tragedia in pieno centro: un uomo di 36 anni è stato ucciso a coltellate in via Tiraboschi, a Bergamo. Lavorava come addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour. Ricercato il killer.

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Omicidio in via Tiraboschi, a Bergamo, nel pomeriggio di venerdì 3 gennaio, poco prima delle 15.30: un uomo di 36 anni (e non 40 come precedentemente dichiarato, ndr), addetto alla sicurezza del Carrefour, il supermercato al piano interrato dell’edificio di via Tiraboschi 53, è stato ucciso a coltellate, a pochi passi dal Comune di Bergamo e da Largo Porta Nuova. Sul posto le ambulanze e la polizia, oltre al procuratore aggiunto Maria Cristina Rota.

La vittima stava raggiungendo in bici il supermercato, probabilmente per iniziare il turno di lavoro. Arrivato all’altezza del passaggio Pierantonio Cividini, sarebbe stato spintonato da un uomo, di colore e sui 40/45 anni

Si cerca l’aggressore

La polizia sta indagando per cercare di rintracciare l’aggressore. Dalle prime informazioni raccolte da un testimone che ha visto la scena, Mamadi Tunkara , originario del Gambia e volto noto per essere l’addetto alla sicurezza del negozio, stava raggiungendo in bici il supermercato, probabilmente per iniziare il turno di lavoro. Arrivato all’altezza del passaggio Pierantonio Cividini, sarebbe stato spintonato da un uomo, di colore e sui 40/45 anni.

L’accoltellamento

Il 36enne è caduto a terra ed è stato aggred ito a coltellate: pare quattro fendenti che lo hanno ferito mortalmente. Mamadi Tunkara è spirato, per strada, proprio nel passaggio che si trova fuori dal Carrefour e dall’Ovs. Diversi testimoni hanno visto la scena e hanno visto il responsabile dell’accoltellamento scappare verso via Moroni, con molte probabilità passando da via Ghislanzoni, rincorso da una persona che ha cercato invano di bloccarlo.

Immediata la richiesta di aiuto e i soccorsi che sono sopraggiunti poco dopo. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è morto a causa delle ferite inferte con il coltello utilizzato nell’aggressione. Sul posto indaga la polizia: la scientifica della questura si sta occupando di tutti i rilievi. Per risalire all’aggressore sono al vaglio anche le telecamere della zona. Proprio nel passaggio dove si è consumato il delitto è presente un sistema di videosorveglianza.

Diversi testimoni hanno visto la scena e hanno visto il responsabile dell’accoltellamento scappare verso via Moroni. Al vaglio le telecamere della zona

Si pensa a una lite pregressa

Dalle prime indagini e da quanto trapela, potrebbe essere che i due uomini si conoscessero: potrebbero aver avuto una lite il giorno prima. Da qui il killer potrebbe averlo atteso il 36enne, per poi aggredirlo e accoltellarlo.

Sconvolti i commercianti e i residenti della zona

Sconvolti i commercianti del centro di Bergamo, chi abita nella zona e la comunità gambiana sul territorio: «Mamadi era un bravo ragazzo - raccontano dei suoi conoscenti -. Eravamo amici: tra nativi del Gambia tutte le settimane ci incontriamo. Viveva in Italia da almeno 5 anni, con il fratello: prima ha lavorato come rider e poi come addetto alla sicurezza».

La vittima era un volto noto tra i commercianti della zona e i frequentatori del supermercato: era soprannominato Lookman perché somigliava molto all’attaccante dell’Atalanta: «Portava anche le stesse treccine» hanno commentato alcuni conoscenti. Abitava, stando alle prime informazioni, a Verdello. Sotto choc il fratello, che è stato portato in Questura per accertamenti, il cadavere dell’uomo è stato spostato dalla scena del delitto intorno alle 19.

Sabato vertice straordinario

Sabato 4 gennaio alle 11 in Prefettura è stato organizzato un vertice straordinario del Comitato sicurezza e Ordine pubblico.

Carnevali: «Siamo in stretto contatto con le autorità competenti per garantire che la giustizia faccia il suo corso e fornire tutto il supporto più utile insieme al presidio del territorio per garantire la sicurezza di tutti i cittadini»

Il Comune: «Cordoglio alla famiglia della vittima»

«Con profondo sgomento abbiamo appreso del tragico evento accaduto nel centro della nostra città. In questo momento desidero esprimere tutta la mia vicinanza e il più sincero cordoglio alla famiglia della vittima, colpita dalla perdita così dolorosa - ha commentato la sindaca Elena Carnevali -. La sicurezza e la convivenza civile sono valori fondamentali per Bergamo, e ogni episodio di violenza è una ferita per tutta la nostra comunità. Come Amministrazione, siamo in stretto contatto con le autorità competenti per garantire che la giustizia faccia il suo corso e fornire tutto il supporto più utile insieme al presidio del territorio per garantire la sicurezza di tutti i cittadini».

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