Aggressione in carcere: frattura e quaranta giorni di prognosi per un agente

A BERGAMO. La Fns Cisl: «Una triste consuetudine, che produce danni fisici e al morale del personale».

Nuova aggressione in carcere, ai danni di un agente della polizia penitenziaria. A darne notizia è la Fns Cisl, i fatti sono avvenuti lunedì 2 settembre: un detenuto, dopo aver terminato una conversazione telefonica con i familiari, all’invito dell’agente a riporre il telefono gli si è scagliato contro, aggredendolo e procurandogli la rottura del piatto tibiale con un calcio. Prognosi di quaranta giorni.

«Una triste consuetudine», si legge nel comunicato sindacale firmato dal segretario generale aggiunto Toni Sole. «Violenza gratuita e immotivata che, oltre ai danni fisici, produce negative ripercussioni al morale del personale di polizia penitenziaria di Bergamo».

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