Aggressione alle autolinee, spunta un coltello: 29enne ferito al petto

STAZIONE FERROVIARIA. Proseguono i controlli delle Forze dell’ordine: arrestato dai Carabinieri un 37enne per lesioni personali.

Bergamo

Nuova operazione di controllo della zona della stazione ferroviaria di Bergamo nella serata del 7 marzo che ha portato a un arresto, tre denunce e 5 persone allontanate dall’area autolinee. Ventiquattro le persone controllate in tutto dalle tre squadre dei Carabinieri di Bergamo bassa, del Nucleo operativo e radiomobile e di Bergamo principale.

I Carabinieri sono stati chiamati a intervenire in un violento litigio tra due uomini, un 29enne della Guinea e un 37enne del Marocco. Il conflitto, nato per motivi banali, ha rapidamente preso una piega pericolosa quando il 37enne ha aggredito il suo avversario con un coltello, ferendolo gravemente al petto. Il pronto intervento dei Carabinieri ha permesso di fermare l’aggressore sul posto, evitando che la situazione peggiorasse ulteriormente. La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo, dove è stata ricoverata con prognosi riservata. L’aggressore, invece, è stato arrestato per lesioni personali e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato portato in carcere. Il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto un divieto di dimora in Bergamo e nella sua provincia.

Non è la prima volta che l’aggressore crea problemi: già in passato, infatti, era stato coinvolto in episodi simili, come quando, nel gennaio scorso, è stato denunciato per possesso di coltelli senza giustificato motivo.

Tra i fatti salienti, due stranieri, senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per non aver rispettato il divieto di ritorno nel comune di Bergamo. Un altro individuo, residente a Bergamo e con precedenti, ha cercato di fuggire per evitare il controllo. È stato subito fermato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. In aggiunta, altre due persone che stavano disturbando la quiete pubblica nell’area sono state allontanate, in base a un’ordinanza del prefetto che ha istituito una «zona a vigilanza rafforzata» proprio per contrastare questi fenomeni.

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