Agente di polizia travolto da un camion: «Paolo Agustoni, rispettoso della divisa»

VIA PER GRUMELLO. La vittima era in moto: aveva 54 anni ed era in forza alla polizia locale dell’Unione dei Colli. «Un agente modello: non conosceva orari ed era affidabile anche nelle situazioni di pericolo».

Venerdì scorso aveva tagliato il traguardo dei 14 anni di lavoro alla polizia locale dell’Unione dei Colli di Albano, dove era stato assunto il 19 luglio del 2010. Paolo Agustoni era apprezzato da colleghi e cittadini come un «agente convinto e appassionato, che non conosceva orari». Lunedì pomeriggio (23 luglio), mentre stava rientrando a casa a Bergamo in sella alla sua moto, è rimasto vittima di un fatale scontro con una betoniera in via per Grumello. Aveva 54 anni e lascia nel dolore il papà e le due sorelle, oltre ai colleghi con cui negli anni ha condiviso tante pattuglie e servizi di controllo del territorio.

La moto nuova

L’incidente è avvenuto intorno alle 16, nel tratto tra via per Curnasco e lo svincolo della circonvallazione. Secondo una prima ricostruzione e le testimonianze degli automobilisti, sembra che moto e mezzo pesante stessero viaggiando appaiati, molto vicini tra di loro in direzione Dalmine, quando per dinamiche ancora da accertare Agustoni è finito sotto le ruote dal camion. «Un forte botto e poi la tragedia», racconta un passante. La motocicletta Harley-Davidson di Agustoni è finita incastrata sotto la parte anteriore della betoniera, che l’ha trascinata per alcune decine di metri, oltre il punto dell’impatto dove è invece rimasto, riverso sull’asfalto, il corpo senza vita dell’agente. Dopo il turno di lavoro, Agustoni si era recato dal meccanico, poco distante dal luogo del sinistro: «Aveva appena acquistato la sua bellissima moto pochi mesi fa e dopo esser stato dal meccanico era diretto verso casa, dove viveva da solo», ricorda un’amica.

Il forte botto

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti personale medico, forze di polizia e vigili del fuoco. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Gli agenti della polizia locale di Bergamo hanno eseguito i rilievi del caso e regolato il traffico. In corso gli accertamenti per stabilire la dinamica dello scontro. Illeso, ma sotto choc, l’autista del camion, che lavora in un’azienda di Osio Sopra fornitrice di prodotti di calcestruzzo e al momento dell’incidente stava rientrando in sede dopo una consegna di materiale. L’uomo ha riferito di non essersi accorto di nulla e di aver avvertito solo il forte botto. Sul posto è arrivato anche un dirigente della ditta: «Una tragedia che lascia il segno, staremo vicini al nostro autista e lo supporteremo, con l’aiuto anche dello psicologo».

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«Forte e volitivo»

Agustoni è ricordato da tutti come «un agente dal carattere forte e volitivo». Negli ultimi anni era spesso in pattuglia sulle moto di servizio, impegnato in attività di controllo del territorio, tra Bagnatica, Brusaporto, Cenate Sotto e Sopra, Gorlago, San Paolo e Torre de Roveri. Due anni fa aveva partecipato ad un corso per imparare ad utilizzare i droni nelle attività di polizia locale, ottenendo l’attestato. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) aveva fatto il primo turno, aveva smontato alle 13 e poi eravamo rimasti lì a parlare del più e del meno – ricorda il comandante della polizia locale dell’Unione, Fabio Masserini –. Era un agente molto dedito al lavoro. Aveva lavorato con me nell’Isola, lo conosco bene. Non ci sono parole, siamo stati informati poco dopo l’incidente dai colleghi». C’è sgomento da parte dei sindaci dell’Unione e in particolare da parte di Matteo Lebbolo, presidente dell’ente e primo cittadino di Torre de’ Roveri: «Non ci sono parole, era una persona squisita nei modi».

Il ricordo dei colleghi

Anche l’ex presidente ed ex sindaco di Brusaporto Roberto Rossi è stato subito informato della tragica notizia: «Conoscevo bene Paolo, era una bella persona, un agente modello rispettoso della divisa». Il collega Daniele Bartoli che ora lavora alla polizia locale di Albano (Comune che non fa più parte dell’Unione dal 2018) e in passato è stato agente all’Unione, ha ricordato le tante operazioni antidroga svolte insieme, gli interventi in borghese e le pizze mangiate in macchina a fine turno. «Lavoravamo spesso in pattuglia e c’era molta sintonia: abbiamo fatto tanti arresti insieme, in particolare ricordo quelli legati al contrasto dello spaccio. Ci teneva tantissimo al lavoro, aveva conservato la voglia di fare dei primi anni. Non conosceva orari. Era un agente convinto e una persona affidabile anche in situazioni di grande pericolo. E poi, quello che succedeva in pattuglia restava lì. Nel 2006 aveva lavorato nell’Isola – prosegue Bartoli –. Ma precedentemente aveva fatto un altro lavoro, aveva lavorato in ufficio all’Aler, lavoro che aveva lasciato perché “non era la sua vita”, come diceva. Avrebbe compiuto 55 anni nel mese di agosto, lo ricordo bene perché per il suo compleanno andava sempre in ferie».

La tragica notizia è arrivata anche ai colleghi fuori regione. Marco Pucci, ex comandante della polizia dei Colli, ora alla guida del comando di Pontremoli (Massa Carrara) ha manifestato il suo cordoglio e ha annunciato che parteciperà al funerale, la cui data non è stata ancora fissata.

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