Africa Tremila piange Annaluisa: «Discreta, generosa e altruista»

IL LUTTO. Oggi - 12 dicembre - l’addio alla presidente onoraria Pesenti Mazzoleni. Messe anche a Nairobi e in Madagascar

Umile, discreta, riservata. E, nel contempo, puntuale, attenta, impegnata in prima persona nei progetti di Africa Tremila, della quale era presidente onoraria dal 19 aprile 2018 e che seguiva con tanta amorevole passione fino all’ultima assemblea del 29 novembre scorso, quando si era collegata on line. Annaluisa Pesenti Mazzoleni se n’è andata nel sonno domenica mattina alla soglia dei 91 anni: da sempre impegnata nel volontariato, da una dozzina di anni era entrata a far parte di Africa Tremila, sposandone da subito principi e finalità. «Era sempre presente, dal cuore grande, generosa e discreta – sottolinea il fondatore Robi Spagnolo –: per noi era un grande punto di riferimento. Seguiva in prima persona i vari progetti, sempre in contatto con i missionari nelle varie parti del mondo dove siamo presenti. Era capace di stare anche un’ora al telefono con suor Abrehet da Nairobi. L’unico suo rammarico è stato quello di non essere mai andata in missione per l’età: ma il suo aiuto da qui è sempre stato fondamentale. Il suo grande esempio e i suoi saggi e lungimiranti consigli ci mancheranno davvero molto».

«Ci è sempre stata vicina, sia concretamente sia interessandosi in prima persona nei vari progetti, a partire dal progetto alimentare che portiamo avanti da 15 anni per sfamare i bambini più poveri in 10 Paesi del mondo – aggiunge il presidente Mauro Centurelli –: aveva il polso della situazione e quel suo aiuto ci mancherà molto». Oggi - 12 dicembre - i funerali: il corteo partirà dall’abitazione di via San Sebastiano 6, a San Vigilio, per la parrocchiale di Sant’Andrea di via Porta Dipinta dove, alle 14,30, sarà celebrata la Messa. In contemporanea saranno celebrate Messe in suffragio a Nairobi e in Madagascar. «Mi sono rattristato e allo stesso tempo sono pieno di rendimento di grazie per questa madre nota per la sua carità oltre le frontiere – ha scritto ai familiari monsignor Marie Fabien, presidente della Conferenza episcopale del Madagascar –. Ci ha amati senza conoscerci fisicamente. Ha pensato all’avvenire dei nostri bambini. Sono sicuro che lei continuerà di vegliare per noi da lassù».

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