Affluenza in Bergamasca: per le amministrative ha votato il 62,63%, per le europee il 59,66%. Alto l’astensionismo - Le mappe

ALLE URNE. Ecco i dati dell’affluenza in Bergamasca alle 23 di domenica 9 giugno. Guarda i dati nelle mappe interattive.

È ufficiale il dato dell’affluenza in Bergamasca dopo la chiusura dei seggi alle 23 di domenica 9 giugno. Per le elezioni amministrative ha votato il 62,63% degli aventi diritto.

Per le elezioni europee il 59,66% è il dato finale e definitivo di affluenza. Su 164 Comuni della Provincia di Bergamo chiamati a eleggere il sindaco, 46 avevano un solo candidato in corsa e hanno raggiunto il quorum del 40%, necessario per la validità dell’elezione: qui gli aggiornamenti.

In Italia l’affluenza definitiva alle europee è del 49,69%. Emerge dai dati del Viminale relativi alle 61.650 sezioni interessate dal voto. Un italiano su due dunque non è andato a votare. Alle precedenti consultazioni europee, datate maggio 2019, si era recato ai seggi il 56,09% degli aventi diritto: il calo è dunque vicino al 7%.

I dati delle elezioni amministrative

Ê stato il Comune di Valtorta il più virtuoso con la percentuale di affluenza alle 23 arrivata all’86,57%. Segue Viadanica (83,96%) e Camerata Cornello (82,16%). I più bassi delle elezioni comunali sono Gandellino (47,15%), Madone (47,32%) e Telgate (51,26%).

I dati delle elezioni europee

Per quanto riguarda le europee, l’affluenza più alta si registra a Valtorta, dove ha votato l’87,85% degli aventi diritto. Al secondo posto c’è Viadanica (84,14%), al terzo Camerata Cornello (83,37%), tre Comuni in cui i cittadini erano chiamati anche all’elezione del sindaco. Il dato più basso si registra invece a Colere (37,75%), seguito da Locatello (38,6%) e Oltre il Colle (41,24%).

Alle 19 di domenica 9 giugno

Alle 19 di domenica, in provincia di Bergamo, ha votato il 55.53% per le elezioni amministrative e il 52,51% per le elezioni europee. In Lombardia dato al 54,59% per le amministrative e al 47,97 per le europee. In Bergamasca, ci sono 164 Comuni chiamati a eleggere il sindaco, 46 di questi hanno un solo candidato e tutti hanno già raggiunto il quorum del 40%, necessario per la validità del voto: qui gli aggiornamenti.

I dati delle elezioni amministrative

È Valtorta il Comune con l’affluenza più alta: 83,33%. Al secondo posto c’è Viadanica, con il 74,72%, chiude il podio Valgoglio con il 71,6%. Il dato più basso è invece quello di Madone, 40,98%, di poco avanti rispetto a Gandellino, 41,23%, e Telgate, 44,79%. In città si arriva al 53,93%, di poco inferiore al dato lombardo, 54,59%, ma superiore a quello nazionale, 53,65%.

I dati delle elezioni europee

Alle 12 di domenica 9 giugno

Sono arrivati i dati dell’affluenza alle 12 di domenica per la provincia di Bergamo: per le elezioni amministrative ha votato il 34.16%, per le europee il 31.67%. In città l’affluenza l’affluenza alle europee è al 35.53%, mentre alle comunali è al 34.36%. In Lombardia l’affluenza alle europee a mezzogiorno di domenica è al 28.71%, mentre per le comunali è al 33.83%. Per le comunali in Bergamasca 46 Comuni hanno una sola lista e domenica diversi paesi hanno raggiunto il quorum del 40% necessario per la validità del voto: qui gli aggiornamenti.

I dati delle elezioni europee

L’affluenza per le elezioni europee, alle 12 di domenica, ha raggiunto il 25,14% su base nazionale. Le cose vanno meglio in Lombardia, dove si raggiunge il 28,71%, e nella Bergamasca: qui il dato arriva fino al 31,67%.

L’affluenza più alta della Provincia di Bergamo si registra a Camerata Cornello, primo di due comuni a raggiungere il 50%, arrivando al 52,77. Il secondo è Valgoglio, con un preciso 50%. Al terzo posto Tavernola Bergamasca, con il 48,73%. Tre comuni dove si è chiamati a eleggere anche il sindaco.

Il dato più basso appartiene invece a comuni dove non si svolgono le elezioni amministrative, ma solo quelle europee: a Bedulita, 15,35%, seguito da Colere, 15,41%, e da Locatello, 15,66%.

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I dati delle elezioni comunali

Alle 12 di domenica, in Provincia di Bergamo l’affluenza ha raggiunto il 34,16%, leggermente superiore a quella della Lombardia, che si ferma al 33,83%. Il dato nazionale è questa volta più alto: 34,41%.

A Camerata Cornello il primato - seppur parziale - dell’affluenza: alle 12 di domenica ha votato il 51,7% degli aventi diritto. Al secondo posto c’è Vedeseta con il 50,85%, al terzo Valgoglio con il 49,49%.

Il dato più basso è invece quello di Lurano (37.8%), seguito da Cazzano Sant’Andrea (37,73%) e Castro (37,66%).

Alle 23 di sabato 8 giugno

Bassa l’affluenza in Bergamasca sia per le elezioni amministrative sia per quelle europee alle 23 di sabato 8 giugno. Nessun Comune monolista ha raggiunto il 40% che avrebbe già permesso di eleggere informalmente il sindaco. Domenica 9 giugno si vota dalle 7 alle 23.

I dati delle elezioni amministrative

A Bergamo, ultimo dato ad arrivare, ha votato il 21.25% degli aventi diritto come dichiarato dal Ministero dell’Interno. Il dato lombardo delle amministrative è del 19.49%: questo significa che la Bergamasca è sotto di pochi punti percentuale rispetto alla media regionale, perché in città e provincia hanno votato il 19.43% degli aventi diritto. La città è invece sopra sia la media provincia e regionale.

Sempre per le amministrative il Comune con l’affluenza più alta è Foppolo con il 33,11%, seguito da Camerata Cornello (30.06%) e Ponte Nossa (29.07%). Fanalini di coda: all’ultimo posto Madone al 12.04%, Bossico (12.72%) e Cusio (13.09%).

Osservando i dati dei grandi Comuni al voto per eleggere il nuovo primo cittadino, si segnala Dalmine con il 17.88%, Albino con il 18.92%, Romano con il 19.07%, Seriate con il 18.73%, Osio Sotto con 17.01%, Scanzo 17.79% e Stezzano con il 19.83%. Infine Treviolo 19.62%.

I dati delle elezioni europee

In Bergamasca ha votato per le europee il 17.65% degli aventi diritto, un valore più alto rispetto a quello lombardo che si ferma al 16.43% e al nazionale che si attesta al 14.64%.

A Bergamo hanno votato per le europee il 22.02% mentre nella Bergamasca il 17.65%: la città resta quindi la più attenta al voto. Il Comune con la percentuale più bassa è Piazzolo con il 7.41%, seguito da Colere (7.55%) e Locatello con il 7.69%, Comuni in cui non sono previste le amministrative. I Comuni con l’affluenza più alta sono invece tre territori dove si vota anche il sindaco: Foppolo con il 33.56%, Camera Cornello con il 30.60% e Isola di Fondra con il 29.87%.

Osservando i dati dei grandi Comuni al voto, si segnala Dalmine con il 18.24%, Albino con il 19.50%, Romano con il 19.40%, Seriate con il 19.09%, Osio Sotto con 17.32%, Scanzo con il 18.19%, Stezzano con il 20.21% e infine Treviolo con il 19.84%.

A livello nazionale il pericolo astensionismo

Osservando il trend costantemente in calo delle ultime tornate elettorali per le Europee, l’ipotesi che ad andare a votare possa essere addirittura meno del 50% degli elettori non appare quindi per nulla remota vista la prima giornata di voto. Secondo i sondaggisti, l’election day con le amministrative potrebbe in qualche modo contenere il fenomeno “urne vuote”, ma dopo il record negativo di affluenza del 54,5% del 2019 quello del non voto appare comunque destinato a confermarsi il primo partito.

Non a caso anche di recente il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza di recarsi alle urne: «Un grande esercizio di democrazia - ha detto Sergio Mattarella - in cui centinaia di milioni di elettori hanno l’opportunità e la connessa responsabilità di rendersi protagonisti del loro futuro». «Ai cittadini indecisi - ha detto recentemente anche Giorgia Meloni - vorrei dire: andate a votare perché l’Europa si occupa della loro quotidianità molto più di quanto credano».

L’invito della premier è stato dunque quello a «non voltarsi dall’altra parte». Del resto, al trend dell’affluenza guardano analisti e partiti. Anche per capire quanto e come inciderà se dovesse confermarsi la consueta disomogeneità del territorio italiano che vede in genere una maggiore partecipazione al voto al Nord.

I dati delle europee 2019

Alle europee 2019, ad esempio, per le circoscrizioni Nord Est e Nord Ovest votò oltre il 60% dei cittadini, al Sud a votare fu il 46% e nelle isole si scese addirittura al 35%. Una scarsa affluenza nel meridione potrebbe, dunque, penalizzare i partiti che hanno un maggiore bacino di voti in quelle zone come il M5s (che alle scorse europee sfiorò il 30% nella circoscrizione Sud, mentre nelle altre si attestò complessivamente poco sopra il 17%). La Lega, protagonista di un exploit nella scorsa tornata europea (raggiunse il 34,2% totale, con picchi del 40% al Nord Est e Ovest), nel duello sulle percentuali con gli alleati di Forza Italia (al 12% al Sud nella scorsa elezione rispetto all’8,7 complessivo), potrebbe uscire avvantaggiata da una maggiore affluenza al Nord. Una scarsa presenza alle urne potrebbe inoltre favorire i partiti più grandi che hanno un elettorato più ’spalmatò sul territorio. Da capire, infine, quanto peserà l’affluenza sui piccoli che ’lottanò con la soglia di sbarramento del 4%.

Un dato interessante da valutare sarà anche quello dell’affluenza in base alle fasce d’età. A votare per la prima volta, intanto, saranno 267.830 diciottenni. In un’Europa con un’affluenza trainata dai giovani, infatti, nella scorsa tornata europea il dato dell’Italia segnò un record negativo. E non fa troppo ben sperare il dato degli studenti fuorisede che, a differenza dei lavoratori fuori sede, per la prima volta quest’anno possono votare senza spostarsi dal luogo dove studiano: sono 23.734 perché solo il 4% del bacino ha presentato la domanda.

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