Aeroporto Il Caravaggio, per aiutare i passeggeri ci sono i «facilitatori»

Si chiamano facilitatori, e sono i veri e propri «angeli custodi» dei passeggeri in transito nell’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio. Si tratta di una decina di giovani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, che prestano servizio nello scalo bergamasco. «La loro funzione principale è quella di girare all’interno delle sale per dare una mano ai passeggeri in difficoltà», ha detto Manuela Cipolla, una delle responsabili della Customer experience, l’assistenza passeggeri. «Abbiamo attivato questo servizio circa tre mesi fa. I giovani, appositamente formati, vengono dislocati nei punti fulcro, tra check-in, gate e nastro dei bagagli, in modo da dare un’assistenza a 360°».

Sanga: «Fase complicata, servizio importante»

«Accompagnare e orientare il passeggero è un servizio importante, soprattutto in una fase così complicata e intensa come quella di questi giorni», ha ribadito Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto bergamasco. Il Caravaggio è stato, nella prima decade di luglio, lo scalo più puntuale d’Europa, e sta facendo registrare numeri che ricordano il pre Covid. A constatare di persona il massiccio via vai di persone c’è anche Valentina Giacomini, 27enne di Bergamo città, una delle facilitatrici. «Sono innamorata di questo lavoro perché è dinamico e dona tante soddisfazioni», ha raccontato la giovane, laureatasi all’università di Bergamo. «Per stare in aeroporto è necessario il problem solving: la capacità di gestione e risoluzione dei problemi. Il passeggero apprezza essere ascoltato e compreso: a volte un sorriso fa la differenza. Mi è capitato di vedere pure gente che avesse sbagliato aeroporto, confondendo Orio con Malpensa o Linate»

Come diventare «facilitatori»

Se qualcuno volesse candidarsi all’incarico lo può fare tramite il sito (https://www.milanbergamoairport.it/it/candidatura/).