Aeroporto, «esplode» la sosta selvaggia. Cento multe a settimana all’Oriocenter

IL FENOMENO. In estate tornano a crescere le automobili lasciate dai passeggeri in partenza.E i furbetti parcheggiano anche nel piazzale di competenza di Azzano che «sfugge» ai controlli.

Un centinaio di contravvenzioni in media a passaggio con cadenza settimanale. Tante sono le multe che gli agenti della polizia locale di Orio al Serio staccano ogni volta che organizzano servizi notturni al parcheggio di Oriocenter, dove non accenna a calare il fenomeno della sosta abusiva nella fascia oraria di chiusura del centro commerciale. Anzi, con l’estate il numero delle automobili lasciate per giorni dai passeggeri in partenza dall’aeroporto tende ad aumentare. Con una novità, rispetto al passato: i furbetti si sono spostati nell’area del parcheggio sul territorio di Azzano San Paolo, dove i controlli non arrivano. Il problema è noto e si cercano soluzioni per fronteggiarlo, anche fuori dal perimetro del centro commerciale.

Oriocenter inaccessibile

Il parcheggio di Oriocenter (privato, ma a uso pubblico) è di fatto inaccessibile da mezzanotte alle 5 del mattino, principalmente per motivi di sicurezza. Da tempo sono tanti gli automobilisti che, per evitare di pagare la sosta in uno dei parking che insistono nella zona, dentro e fuori dall’aeroporto, lasciano l’auto al parcheggio coperto del mall per tutta la durata del loro viaggio. Gli agenti della locale di Orio sono impegnati costantemente da mesi, ma il numero delle contravvenzioni non riesce a scendere in maniera considerevole: «Un po’ sono calate – spiega il sindaco, Alessandro Colletta –, ma stiamo assistendo a un altro fenomeno, quello del parcheggio nel territorio di Azzano, dove i nostri agenti non possono arrivare. Per quanto ci riguarda, non abbiamo un giorno preciso di azione, può essere nel weekend ma anche durante la settimana, anche in base alla disponibilità degli agenti».

con l’estate il numero delle automobili lasciate per giorni dai passeggeri in partenza dall’aeroporto tende ad aumentare. Con una novità, rispetto al passato: i furbetti si sono spostati nell’area del parcheggio sul territorio di Azzano San Paolo.

Il tamtam delle multe si è sparso e ora i trasgressori preferiscono percorrere qualche decina di metri in più, pur di non rischiare. Ad Azzano, infatti, non c’è alcuna regolamentazione, come ricorda anche il sindaco Sergio Suardi: «Rispetto all’orario di chiusura del centro commerciale – spiega – in quel parcheggiano sostano anche le auto dei clienti del cinema, la cui programmazione in alcuni casi termina oltre l’1.30. Noi non possiamo quindi organizzare controlli prima del termine delle proiezioni perché rischieremmo di multare persone parcheggiate in modo legittimo».

Gli orari da calibrare

La questione è al centro di una serie d’incontri tra il Comune, la direzione del centro commerciale e quella del cinema, per riuscire a trovare una soluzione: «Dovremo cercare di calibrare gli orari in modo da andare sul sicuro – prosegue Suardi –. Ma organizzare un’attività di controllo a partire dalle 2 del mattino non è facile». L’idea è quella di sottoscrivere una convenzione con Oriocenter, per consentire agli agenti di operare all’interno del parcheggio, mentre per quel che riguarda gli orari, si potrebbe pensare di organizzare un turno ad hoc da mezzanotte alle 6 del mattino: «In questo modo riusciremmo anche a controllare la zona produttiva del paese, così come il territorio urbano del paese almeno un paio di volte alla settimana». Ma servono risorse (anche economiche) che devono essere reperite.

Ad Azzano si sta pensando di pensare di organizzare un turno ad hoc da mezzanotte alle 6 del mattino: «In questo modo - dice il sindaco - riusciremmo anche a controllare la zona produttiva del paese, così come il territorio urbano».

Fuori dall’area del centro commerciale il problema della sosta interessa le aziende che operano nella zona produttiva. Lì tutti i parcheggi sono regolati da un disco orario che consente di parcheggiare al massimo per quattro ore. «In questo caso – dice ancora Suardi – assistiamo al fenomeno dei dipendenti delle compagnie aeree che lasciano l’auto per l’intera giornata. Lo stesso vale anche per i lavoratori delle ditte che non hanno un parcheggio interno. Stiamo valutando anche questo aspetto a 360 gradi».

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