Addio a Silvio Rocchi, protagonista della sanità pubblica bergamasca

Il lutto Il medico, direttore generale dell’Asl di Bergamo dal 2002 al 2007, si è spento a 74 anni. Il ricordo dei suoi collaboratori: uomo colto e determinato, valorizzò l’Azienda sanitaria locale.

Il mondo della sanità ricorda Silvio Rocchi, storico dirigente dell’Azienda sanitaria locale di Bergamo, mancato ieri a 74 anni per il decorso di una grave malattia che l’aveva colpito negli anni scorsi .

Dopo il diploma al liceo classico «Paolo Sarpi» di Bergamo, Rocchi si era laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia e ha dedicato tutta la sua vita alla professione sanitaria, arrivando all’apice della carriera come direttore generale dell’Asl di Bergamo dal 2002 al 2007. Prima aveva lavorato sia agli Ospedali Riuniti di Bergamo sia all’ospedale Bolognini di Seriate, dove ha ricoperto la carica di direttore sanitario. La sua attività ha riguardato anche la segreteria nazionale del sindacato Anaao (medici dirigenti).

Silvio Rocchi è stato circondato fino all’ultimo dalla sua grande famiglia, riunita nella casa della frazione Negrone a Scanzorosciate. « Ci teneva moltissimo a tenere tutti i figli uniti e vicini e, nonostante stesse male, è riuscito a realizzare il suo grande progetto – commentano i familiari –. Ha profuso il suo grande impegno nel ruolo pubblico, ma è sempre stato molto presente anche nel privato, lasciando la sua impronta. La voce era la sua più importante forma di comunicazione, ma anche dopo l’intervento che gli impediva di parlare, riusciva a comunicare tutto il suo amore tramite l’espressione del viso e degli occhi».

Silvio Rocchi all’apice della carriera fu direttore generale dell’Asl di Bergamo

Numerosi i ricordi di coloro che hanno condiviso anni di lavoro con Rocchi . «La notizia mi ha molto colpito e addolorato – commenta Giancarlo Borra , che ha ricoperto anche la carica di direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Bergamo –. Negli anni ho maturato un rapporto di amicizia e collaborazione, quando ha lavorato nella direzione sanitaria ai Riuniti e quando è stato direttore dell’Asl. Era un uomo intelligente, colto, sensibile e capace di comprendere le prospettive nell’ambito sanitario . Negli anni Ottanta abbiamo scritto insieme una pubblicazione sulla necessità di un ospedale nuovo a Bergamo, anticipando i tempi della realizzazione».

Anche Fabio Pezzoli , direttore sanitario del «Papa Giovanni XXIII», ricorda Rocchi come «u n uomo di cultura, molto determinato e capace di far valere le proprie ragioni . L’ho conosciuto quando lavorava in Radioterapia, per poi passare in direzione. Si distingueva per il suo carattere, spesso parlavamo anche di politica. Ha sempre svolto i suoi incarichi con grande professionalità e, una volta lasciati i Riuniti, ha iniziato la sua carriera nell’Asl».

«Era un uomo intelligente, colto, sensibile e capace di comprendere le prospettive nell’ambito sanitario»

Alberto Zucchi , responsabile dell’Ufficio epidemiologico, era fra gli stretti collaboratori di Rocchi. « Aveva capito l’importanza di alcune tematiche, a lui molto care, come l’epidemiologia – afferma Zucchi –. Tra di noi c’era una grande intesa sia professionale sia intellettuale, perché era un uomo di grande spessore ed esperto di medicina sul lato della sanità pubblica. Con Rocchi il ruolo dell’Asl si è avvicinato agli assistiti, con particolare attenzione alla governance sulle attività delle strutture sanitarie pubbliche e private. Mi ha dato molto e ricorderò sempre la sua personalità brillante, così come l’amore condiviso per la storia antica e la musica sinfonica».

Sul fronte sindacale, Silvio Rocchi si è confrontato a lungo con Orazio Amboni , che si è occupato di sanità per la Cgil. «Ho tanti ricordi, come sindacato ci siamo confrontati per moltissimi anni – conferma Amboni –. Portava avanti la linea politica della Regione e sentiva come suo il compito di rappresentarla nel ruolo di dirigente . Sicuramente ha giocato un ruolo molto importante per la valorizzazione dell’Asl, anche grazie a convegni, iniziative e pubblicazioni su temi come l’epidemiologia, le malattie croniche e i caregiver (promosse anche studi sul sistema ospedaliero, le Rsa e la mortalità oncologica, ndr) – conclude Amboni –. Come sindacati eravamo valorizzati sul piano delle trattative con numerosi incontri, riunioni e dati. È chiaro che su alcuni aspetti la pensavamo esattamente al contrario, come nel caso della privatizzazione dell’assistenza domiciliare, ma ciò non toglie valore alla sua figura».

I funerali verranno celebrati martedì 15 marzo alle 10 nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo

Rocchi era originario di via San Bernardino, in città, ed è mancato durante il suo ultimo ricovero all’Istituto Palazzolo, dove è stata allestita la camera ardente . I funerali di Silvio Rocchi – che lascia la moglie Sarah con i figli Chiara, Giulia, Silvio Maria e Carlo Maria, insieme ai nipotini Martino, Giorgio e Gregorio – verranno celebrati martedì 15 marzo alle 10 nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo .

© RIPRODUZIONE RISERVATA