Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 01 Novembre 2024
Addio a Samanta, l’orafa di Valtesse: è morta nel giorno dei suoi 50 anni
IL LUTTO. Conosciuta per la sua attività di orafa a Valtesse, è morta il giorno del suo compleanno. Lascia una famiglia amatissima e i tanti amici.
Il dolore di mamma Mariella è forte. La perdita di una figlia, scrive, «non è mai giustificabile», ma solo la consapevolezza di lasciare una famiglia unita e piena d’amore può lenire la tristezza. L’addio di amici e parenti a Samanta Niccolai è pieno di commozione.
L’orafa di Valtesse si è spenta mercoledì 30 ottobre all’età di 50 anni dopo una lunga malattia. «Il 30 ottobre del 1974 mi hai reso la mamma più felice del mondo, oggi, nel giorno del tuo cinquantesimo compleanno, sono una mamma triste e disperata» è il ricordo della madre scritto sul necrologio pubblicato su L’Eco di Bergamo. Una vita, quella di Samanta, che aveva come centro l’amore: per il suo lavoro nel negozio di famiglia, l’oreficeria Niccolai in via Ruggeri da Stabello, e per i suoi affetti, il marito Gigi e la figlia Marisol.
L’amore per la sua famiglia
Ora l’amore che Samanta ha sempre regalato alla sua famiglia rivivrà negli occhi pieni di speranza verso il futuro della figlia. «Abbiamo lottato, pregato e pianto, abbiamo sperato e tu hai sempre avuto la grinta di lottare e combattere tutto ciò che nella vita ti si è presentato – aggiunge Mariella –. Mi consola sapere che hai avuto al tuo fianco persone che ti hanno voluto tanto bene, come tuo marito Gigi, che ti ha sempre curato e coccolato, la tua meravigliosa Marisol, che tanto hai desiderato e amato, tua sorella Michela che ti è sempre stata vicina con tanto amore e il papà e Patrick, che hanno combattuto anche questa battaglia al tuo fianco».
Il dolore della mamma: «Aspettando di ritrovarci, tu sarai sempre con me e io con te»
La riconoscenza di Samanta non è mai mancata verso l’ospedale Papa Giovanni e i medici che l’hanno curata, racconta il cognato Patrick Paoletti. Samanta lascia una famiglia unita nel dolore, ma anche nel ricordo di una persona piena di vitalità: «Era una persona devota e vulcanica. Negli ultimi anni amava soprattutto viaggiare - racconta Patrik –. Ci mancherà molto la sua creatività, anche sul lavoro, e il suo essere una mamma profondamente legata ai suoi cari. Avrebbe dato qualsiasi cosa per la sua famiglia». «Era tanto bella la nostra famiglia, ora ci ritroviamo sconsolati ma terremo sempre nel cuore la tua grinta e la tua voglia di farcela di fronte a tutto – è il saluto della madre –. Aspettando di ritrovarci, tu sarai sempre con me e io con te». Residente a Carobbio, i funerali si sono svolti giovedì 31 ottobre nella chiesa di San Colombano, a Valtesse, il suo quartiere d’origine.
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