Addio a Raffaella Poggiani Keller: «Amava il bello»

IL LUTTO. Si è spenta giovedì 12 settembre all’età di 75 anni. Ha rivestito per anni il ruolo di dirigente della Soprintendenza.

È mancata giovedì, all’età di 75 anni, Raffaella Poggiani Keller, molto conosciuta in città per la sua attività professionale e per l’impegno nel mondo associativo. Laureata in Lettere classiche con la specializzazione in archeologia-settore preistorico, conseguita a pieni voti all’Università degli Studi di Pisa, ha insegnato materie letterarie e ricoperto, tra gli altri, l’incarico di direzione, come conservatore onorario, del Civico Museo Archeologico di Bergamo.

Chi era Raffaella Poggiani Keller

Ha rivestito per anni il ruolo di dirigente della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia, partecipando a decine di convegni e seminari, ai quali ha affiancato diverse pubblicazioni e collaborazioni con riviste tematiche. Nella sua a carriera è stata responsabile della tutela e ricerca archeologica per la Preistoria e Protostoria nelle province di Bergamo, Brescia e Sondrio, oltre che impegnata nella direzione di molti musei e parchi nazionali. Ha inoltre coordinato il progetto di allestimento del museo nazionale della Preistoria della Valle Camonica e collaborato a molti progetti Unesco.

Il nome di Raffaella Poggiani era molto conosciuto in tutta Italia ma anche all’estero per le sue competenze maturate grazie al percorso di studi, seguito da un’esperienza molto significativa sul campo.

I ricordi di chi l’ha conosciuta

Maria Mencaroni Zoppetti, già presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, ricorda Raffaella Poggiani, che è stata socia dell’Ateneo dal 1981 con un ruolo importante di collaborazione nella creazione di progetti, oltre che direttore della Classe di Scienze Morali e

«Era una persona molto professionale e speciale»

Storiche. «Era una persona molto professionale e speciale, che ha prodotto numerosi scritti e partecipato ad innumerevoli conferenze: una vera anima pensante che ci mancherà tanto – ricorda Maria Mencaroni Zoppetti –. Aveva un garbo eccezionale, si interessava ai progetti con molto rigore e in maniera sottile, l’ho sempre vista attenta e collaborativa, capace di dare moltissimo alla comunità».

A fianco dell’attività professionale, Raffaella Poggiani era molto attiva anche in ambito associativo, in particolare con il Soroptimist Club di Bergamo, del quale era stata anche presidente dal 2001 al 2003. «Raffaella era una persona eccellente, grande amante del bello e della raffinatezza in tutte le espressioni dell’arte, accompagnata da una spiccata sensibilità sociale – conferma la presidente Erina Gambarini –. Durante la sua presidenza ha rivolto un’attenzione speciale al Club e all’arte per i non vedenti: con la nostra socia Anna Paganoni, già direttore del Museo di Scienze Naturali, aveva organizzato la mostra «Museo da toccare», dotata di un percorso tattile e documentata anche dalla pubblicazione «Ad occhi chiusi nel museo», presa ad esempio anche da altre realtà.

«Le sue lezioni sulla preistoria mi sono rimaste nel cuore»

In occasione del nostro 50° ha inoltre illustrato il progetto del bosco che abbiamo donato alla città lungo la Greenway». «Feci con lei il corso delle guide del Museo Archeologico di Bergamo nel 1979 quando lei era la direttrice del Museo – ricorda Marialuisa Rondi –. Le sue lezioni sulla preistoria mi sono rimaste nel cuore perché illustrava i reperti del museo con tale passione, competenza e amore che da allora non ho smesso di amare quel periodo storico. Nonostante poi nella vita io abbia insegnato lingua inglese, l’archeologia mi è sempre rimasta nel cuore. Grazie soprattutto a lei».

I funerali di Raffaella Poggiani, che abitava sui Colli di Bergamo, si svolgeranno sabato alle 9.30 nella chiesa parrocchiale di Solto Collina.

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