Addio a Previtali, mezzo secolo da pizzaiolo con l’Arlecchino

IL LUTTO. Era il patron dello storico locale di piazza Sant’Anna in città, chiuso nel 2021. Aveva 81 anni, martedì i funerali.

Il mondo della ristorazione bergamasca è in lutto per la scomparsa, a 81 anni, di Franco Previtali, patron del ristorante pizzeria Arlecchino. Il locale di piazza Sant’Anna, che ha chiuso i battenti a fine 2021 dopo il periodo della pandemia, ha ospitato affezionati clienti per più di 50 anni. L’avventura imprenditoriale di Franco Previtali è iniziata il 12 giugno 1967, quando, insieme a Orazio Lazzari, aveva aperto l’Arlecchino, riconosciuta nel 2019 attività storica dalla Regione Lombardia. I due soci si erano conosciuti alla Marianna, dove lavoravano rispettivamente come pizzaiolo e gelataio. Nativo di Bianzano, Franco Previtali era rimasto orfano di padre a pochi mesi e aveva iniziato a lavorare sin da ragazzo per aiutare la mamma e i fratelli.

«La sua era considerata la prima pizzeria “orobica” che si affiancava alle storiche insegne di imprenditori arrivati dal Sud come Pio, Ciro e Mimmo – ricordano le figlie Enrica, Francesca e Patrizia –. Papà si è fatto da solo e ha mantenuto un legame speciale con i suoi ospiti, che erano prima di tutto amici: li accoglieva sempre con grande affetto e senso di famiglia per farli stare bene». Una battuta e un sorriso, conditi da un senso di accoglienza che Franco aveva nel dna. «Abitava a Mozzo ma di fatto la sua casa era il ristorante, dove molti lo chiamavano il “sindaco di piazza Sant’Anna” – proseguono le figlie –. Ci ha insegnato la passione per il lavoro e ha sempre dimostrato grande forza sin da ragazzo: tutti i giorni partiva in bici da Bianzano per venire a Bergamo. Ha lottato e resistito, anche alla malattia, nell’arco di tutta la sua vita, sempre riconoscente ai medici che l’hanno curato in questi anni: quando incontrava qualcuno che stava male lo incoraggiava affinché tenesse duro e non mollasse».

Dal 1996 le figlie Enrica e Francesca, insieme al genero Gianfranco Rotini, l’avevano affiancato nella gestione dell’attività, permettendo a Franco di sedersi ai tavoli dei commensali. Il locale di piazza Sant’Anna era diventato punto di riferimento per molti. Il ristoratore non ha mai fatto pesare la sua malattia, che l’aveva colpito diversi anni fa, già nel 2006, senza minare il suo spirito gioviale o impedirgli di rimanere operativo tra le mura del suo amato Arlecchino. Franco Previtali lascia la moglie Emilia, insieme alle tre figlie con le rispettive famiglie e gli adorati nipoti. Lo piangono anche i fratelli Camillo e Sandro, che aveva lavorato i primi anni all’Arlecchino e prosegue la tradizione con la gestione del ristorante «La Busa» a Nese. I funerali di Franco Previtali, la cui salma è composta nella casa del commiato di via Suardi, verranno celebrati oggi (20 agosto) alle 15 nella parrocchiale di Sant’Anna, a pochi metri dal suo amato ristorante Arlecchino.

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