Addio a Giambone: guidò Federmanager

IL LUTTO. È mancato giovedì 6 giugno a 90 anni Mario Giambone, dirigente e già presidente di Federmanager Bergamo.

Nato a Napoli il 10 novembre del 1933, dopo la laurea in giurisprudenza, Giambone intraprende numerosi viaggi e trasferte in giro per l’Italia, stabilendo poi la residenza a Milano. Durante la sua carriera approda anche a Bergamo nell’allora filiale di Olivetti e poi si dedica per anni all’associazione Federmanager. Ha trascorso gli ultimi mesi della malattia in città, nel quartiere di Longuelo, dove vive la figlia Cristiana. Giambone è stato anche consulente e si è sempre occupato del sindacato, nell’interesse dei soci manager ricoprendo anche il ruolo di presidente Cida Lombardia e del Fasi, e ha guidato anche il Comitato pensionati Aldai.

«Prima di ammalarsi, papà appariva veramente indistruttibile – commenta Cristiana Giambone –. Ha sempre messo cuore e passione nelle cose che faceva e in tanti progetti che hanno abbracciato anche Federmanager. Sempre in movimento, non era capace di rimanere fermo. È stato un padre esemplare che amava la sua famiglia, dalla moglie ai figli agli adorati nipoti». Mario Giambone, premiato con la Stella al Merito del Lavoro e con l’Ambrogino d’oro, era appassionato di viaggi, amava il mare, ma anche lo sci, così come stare con i suoi cari. «In Costa Azzurra aveva un gozzo che utilizzava insieme ai nipoti con i quali compiva vere follie – ricorda Cristiana Giambone –. Ci ha trasmesso i suoi valori e pur essendo un dirigente non era tipo da stare dietro la scrivania. Indicava la strada e garantiva il suo apporto fattivo per raggiungere gli obiettivi, in tempi diversi rispetto ad oggi, senza internet o digitalizzazione».

I funerali di Mario Giambone, che lascia la moglie Giampiera e i due figli Cristiana e Domenico, si terranno sabato 7 giugno alle 10.30 nella chiesa di Ognissanti del cimitero monumentale di Bergamo.

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