Addio allo «scultore di anime» Pietro Garofalo: insegnò a lungo al Secco Suardo

Il lutto. Morto a 71 anni l’artista Pietro Garofalo, di origine siciliana. Attivo con il Gruppo Fara, lascia moglie e tre figli.

Lutto nell’arte bergamasca: è morto sabato 15 ottobre a Floridia (Siracusa), suo paese natale, Pietro Garofalo, scultore di rango, già medaglia d’argento (1996) del Comune di Bergamo per meriti artistici. Aveva 71 anni. Trasferitosi con la famiglia nella Bergamasca nel 1978, aveva abitato dapprima per alcuni anni a Treviglio, poi attualmente a Bergamo, sede delle attività di artista, tra l’altro nel Gruppo Fara con il quale aveva partecipato recentemente a una grande mostra nel Principato di Monaco.

Definito «scultore di anime» poiché molte delle sue opere rappresentavano «l’uomo interrogante» sempre con lo sguardo rivolto verso il Cielo, Pietro Garofalo, classe 1951, dopo gli studi all’istituto statale di Siracusa, aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma, attratto dal fascino della scultura che gli si era manifestato fin da bambino, e perfezionato sotto la guida di due maestri eccezionali, Emilio Greco e Pericle Fazzini. Dopo la prima personale nel 1969 a Floridia, dal 1970 l’avvio di mostre di alto profilo scultoreo: la prima al Palazzo delle Esposizioni a Roma, alternando poi fra il 1971 e il 1977 la scultura e i viaggi culturali con iniziative d’arte tra la Sicilia, Roma e Milano.

Infine il trasferimento in terra bergamasca, dove insegnò arte per lungo tempo al «Secco Suardo» di Bergamo. Di allora datano due mostre importanti a Londra di disegni (nei quali eccelleva, pur se la scultura rappresentava il suo territorio linguistico-culturale preferito), due altre personali internazionali, a Budapest nel 2012 e ad Istanbul nel 2014,in un crescendo di successi e di attenzioni da parte della critica. Originale anche l’attività di illustratore, per esempio nel libro «Figli e Padri» del pittore-scrittore bergamasco Pino Viscusi che, da amico, lo ricorda scultore di alto rango, uomo semplice, buono, riservato; lo ha ricordato in alcuni dei suoi volumi, soprattutto in quello sulla storia cinquantennale del Gruppo Artistico Fara-Stabile di Poesia di Bergamo. Da sottolineare di Pietro Garofalo l’opera inaugurata nel 2006 sulla collina di Valgrande di Palazzago,una esposizione permanente suggestiva patrocinata dal Comune di Palazzago e dalla Provincia di Bergamo, costituita da più sculture all’aperto, che richiamano quelle romaniche del periodo longobardo. Negli anni lo spazio di Valgrande è divenuto, nell’ammirazione per le sculture di Garofalo, anche un luogo di eventi e di incontri di artisti.

Pietro Garofalo lascia nel lutto la moglie Stefania Agazzi e tre figli. La sua salma viene cremata a Floridia mentre il funerale con le ceneri si svolgerà a Bergamo in data da stabilirsi.

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