Cronaca / Bergamo Città
Martedì 25 Gennaio 2022
Addio alla «Signora del Punto»: Loreto piange Fernanda Giupponi
Scomparsa a 81 anni, mercoledì i funerali. Conosciutissima in città, aveva gestito per 25 anni la nota sala giochi.
Il quartiere di Loreto piange la scomparsa della «Signora del Punto», così era conosciuta da tutti Fernanda Giupponi, scomparsa domenica mattina all’età di 81 anni. Una donna dedita al lavoro da sempre e alla cura della sua famiglia che anteponeva a tutto il resto. Aveva rilevato negli anni Ottanta dal marito della sorella la storica attività della sala giochi del «Punto sportivo» in via XXIV Maggio a Loreto, sala giochi conosciuta da tutti a Bergamo e provincia, gestendola per ben 25 anni.
Un luogo che ha accompagnato più di una generazione, un ritrovo sociale e conviviale per tutti. «Lavoro dal lunedì al lunedì», le piaceva dire, perché non aveva mai un attimo di tregua nel suo lavoro e dava l’anima per portare avanti l’attività. La sua non è stata certamente una vita facile a causa della scomparsa del marito e del figlio Luca in giovane età. Si era dedicata anima e corpo alla sua famiglia prendendosi cura anche della mamma e del fratello invalido. «Il Punto sportivo è stato un luogo di incontro per tante persone. Venivano persino da fuori provincia per giocare con i nostri 29 biliardi, i calcio balilla, i ping pong e videogame perché era una delle prime grandi sale esistenti in Lombardia – ricorda il figlio Roberto –. Mia madre ci ha sempre dato una mano, dedicandosi al lavoro con caparbietà, sempre in prima linea. E sicuramente qualcuno si ricorderà delle sue ramanzine. Purtroppo ha avuto pochissimo tempo per dedicarsi alla sua persona per le tante responsabilità che si caricava sulle spalle».
Da qualche anno la signora Fernanda viveva alla Maresana in una casa che, dopo i suoi grandi sforzi, era riuscita a far ristrutturare. L’ultimo saluto dalla sua grande e amata famiglia (il figlio Roberto con la moglie Simona, i nipoti Davide, Christian e Beatrice) è fissato per mercoledì alle 15 nella chiesa parrocchiale di Ponteranica Alta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA