Addio alla cardiologa Adele Borghi: «Ai Riuniti fu punto di riferimento»

UNA VITA PER LA MEDICINA. Aveva 71 anni. Fu tra l’altro alla guida del Centroper la diagnosi e il trattamento delle patologie congenite.

È stata parte di una storia importante e preziosa, quella della cardiologia bergamasca. La dottoressa Adele Borghi s’è spenta a 71 anni, dopo una vita dedicata alla medicina e in particolare alla Cardiologia dei Riuniti. Laureata con lode alla Statale di Milano dove si è specializzata in Cardiologia, ha trascorso periodi di perfezionamento anche con studi tra Canada e Stati Uniti; indossato il camice bianco, a Bergamo è stata a lungo un riferimento dei Riuniti, l’ospedale in cui ha lavorato dal 1980 al 2012 e in cui ha diretto anche il Centro per la diagnosi e il trattamento delle cardiopatie congenite (2004-2008) e la Cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite (2008-2012), prima di guidare lo stesso reparto agli Spedali Civili di Brescia.

I ricordi dei colleghi

«Una collega e un’amica con cui abbiamo condiviso tante storie cliniche: una persona che ha lasciato il segno non solo a Bergamo, ma anche a livello nazionale», la ricorda commosso il dottor Michele Senni, direttore del Dipartimento Cardiovascolare del «Papa Giovanni»: «Ha speso tutta la sua vita nelle cardiopatie congenite – prosegue Senni - sia nel bambino sia nell’adulto: una cardiologa completa, a tutto tondo, che a Bergamo aveva avviato anche il programma della diagnostica prenatale, molto importante perché fatto a livello fetale».

Bergamo e il mondo: c’è stata anche la dimensione importante della cooperazione internazionale, nella vita della dottoressa Borghi, per sviluppare la cardiologia pediatrica in Paesi in via di sviluppo come il Kenya, la Palestina e la Moldavia. «A Bergamo raccolse il testimone da Mario Carminati, guidando un reparto molto importante – aggiunge Senni -. Era sempre disponibile all’insegnamento, con docenze all’Università dell’Insubria e di Brescia e con una proficua produzione scientifica. Qui ha fatto scuola». Rimarrà anche l’impronta umana: «In un ambito così difficile, ha fatto sì che anche di fronte a situazioni molto delicate avesse sempre la parola giusta con i pazienti e con i parenti – conclude Senni -. È stata una persona di grande forza d’animo, lo ha dimostrato anche negli ultimi anni di malattia». Anche la direzione dell’Asst «Papa Giovanni» si unisce al ricordo commosso per la scomparsa della dottoressa Borghi, che lascia il marito Giorgio e i figli Andrea e Giulia.

I funerali si svolgeranno giovedì alle 10.30 nella chiesa di Ognissanti del cimitero di Bergamo.

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