Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 01 Aprile 2020
Addio ad Adele Fracassetti
Storica negoziante in Città Alta
La Macelleria Fracassetti con le sue vetrine di prodotti locali è ancora oggi un punto di riferimento del centro storico come negozio di vicinato, ma anche motivo di attrazione turistica per chi viene a visitare la nostra città.
«Per me eri la nonna delle merende dopo la scuola. Eri la nonna che ci accompagnava in piscina, che non ci sgridava mai. Sei stata un esempio di femminismo inconsapevole: donna lavoratrice, imprenditrice di se stessa, mamma severa ma attenta. Ciao nonna, ci mancherai». Questo è solo uno stralcio del lungo e affettuoso post che la nipote Elena, figlia di Pinuccia, ha consegnato ai social per ricordare la sua cara nonna. Adele Gritti, 93 anni, mancata all’affetto dei suoi figli, dei suoi 10 nipoti e dei suoi pronipoti, ben 12, era un volto e una figura storica di Città Alta. Nel lontano 1952, insieme al marito Luigi Fracassetti, che l’aveva comprata proprio per lei, apre una piccola bottega nel cuore di Città Alta e ne fa una polleria e macelleria.
La Macelleria Fracassetti con le sue vetrine di prodotti locali è ancora oggi un punto di riferimento del centro storico come negozio di vicinato, ma anche motivo di attrazione turistica per chi viene a visitare la nostra città. «Mia mamma era una persona molto credente – ricorda il figlio Marco, insieme ai fratelli Angelo e Rosalba – e ci ha trasmesso i valori insiti nella nostra religione. Possiamo dire che anche i suoi insegnamenti erano pezzetti di Vangelo». Donna molto religiosa che faceva del bene in silenzio, ma anche una donna forte e decisa: «Era una femminista senza saperlo perché a suo modo sapeva imporsi anche con mio padre. Era una persona indipendente con ben chiari i valori della vita: la famiglia, il lavoro, il sacrificio».
La signora Adele aveva anche ben chiaro un altro valore, quello dello studio: «Mia mamma, prima di sette fratelli, non aveva potuto studiare, ma aveva capito l’importanza della cultura – ricorda ancora il figlio Marco che ha ereditato l’attività di famiglia -. Per questo aveva insistito, e voluto, che noi figli ci laureassimo tutti. Anch’io mi sono laureato in Economia e commercio, ma poi il richiamo della nostra attività è stato più forte e oggi mi ritrovo con orgoglio a condurre l’attività nata tanti anni fa dal sacrificio di mia mamma e di mio papà».
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