Accoltellata dal marito: Daniela dimessa. «Sono molto provata, ma ora sto meglio»

LA BUONA NOTIZIA. La donna è tornata a casa, a sette giorni dall’aggressione nel parcheggio della Lidl di Seriate. È stata operata alla mano sinistra, un fendente le ha reciso il tendine.

«Sono molto provata e stanca e non me la sento di parlare. Comunque ora sto meglio». Si affaccia alla porta con il braccio sinistro tenuto al collo e un cerotto sotto al mento e sussurra solo qualche parola. Ma è davvero un grande sollievo vederla già in piedi, a casa e fuori pericolo, a soli sette giorni di distanza da quando ha rischiato la vita, colpita lunedì scorso, giorno dell’Epifania, con 14 coltellate nel parcheggio della Lidl di Seriate dal marito Daniel, ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

Daniela è stata dimessa dall’ospedale

Lunedì a mezzogiorno Daniela Elena Manda, 38 anni, di origine romena, è stata dimessa dall’ospedale Papa Giovanni XXIII dov’era stata portata in ambulanza, in condizioni gravi per i numerosi fendenti ricevuti, ed è potuta tornare a casa. Dovrà comunque fare ancora avanti e indietro dall’ospedale per tutte le cure a cui deve ancora essere sottoposta – e che saranno piuttosto lunghe – a partire dai tre drenaggi che le sono stati applicati.

Inizialmente ricoverata in Terapia intensiva, mercoledì scorso Daniela era stata trasferita nel reparto di Chirurgia, sempre in prognosi riservata: due giorni fa è stata operata alla mano sinistra (ecco perché il braccio tenuto sollevato con il foulard), visto che uno dei fendenti – inferti quasi tutti con il coltello con la lama che si è da subito spezzata – le aveva reciso il tendine della mano sinistra. Un’altra delle quattordici coltellate (anche se i segni sul suo corpo martoriato sono in tutto una ventina) le ha perforato un polmone. Dopo il trasferimento in Chirurgia e l’operazione alla mano, la prognosi è stata sciolta.

L’amica: «Sorprendente la ripresa»

Ora, per una ventina di giorni dovrà effettuare delle iniezioni, mentre il 31 gennaio è previsto le vengano tolti i numerosi punti con cui le sono state suturate le tantissime ferite che ha sul corpo. Perché possa rimettersi ci vorranno comunque diversi mesi. La sua migliore amica, Carla Dolores Kerepesi, parla di «miracolo»: «La prima notte dopo l’accoltellamento ho pregato molto perché ci avevano detto che, se avesse superato quella notte, allora forse si sarebbe potuta salvare – racconta –: e lentamente Daniela si è ripresa. Martedì sarà il mio compleanno e il regalo più bello di quest’anno è proprio Daniela: il fatto che sia tornata a casa e che, anche se ancora molto provata, ora stia meglio. Sabato festeggeremo questa sua rinascita: prima ringraziando Dio in chiesa e poi festeggiando appunto il mio compleanno».

Il marito resta in carcere

Intanto venerdì scorso il marito Daniel Manda, 48 anni, in carcere in via Gleno a Bergamo con le accuse di tentato omicidio e stalking, ha incaricato un legale di fiducia per la sua difesa: si tratta dell’avvocato Lorenzo Mele, che subentra nell’incarico al suo collega Alessandro Zonca, inizialmente incaricato quale avvocato d’ufficio. «Dopo il passaggio di consegne con il collega, sabato mattina ho potuto incontrare il mio assistito in carcere – spiega l’avvocato Mele –: abbiamo trattato diverse questioni, ma non abbiamo ancora definito la linea difensiva da tenere. Non escludo, comunque, che il mio assistito possa decidere di farsi interrogare dal pubblico ministero. Lo decideremo in ogni caso più avanti».

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