A Bergamo duecento dehors
«Sono un successo, resteranno»

Il sindaco: «Chi vuole potrà continuare: la nostra intenzione è renderli stabili». Dal 1° gennaio si pagherà però l’occupazione del suolo. Si cerca una soluzione ad hoc per Borgo Santa Caterina.

L’estate è finita, ma i dehors resteranno e ben oltre la scadenza (indicativa) di fine ottobre. «Sono 200 in tutto e da parte nostra c’è la volontà di stabilizzarli» spiega il sindaco Giorgio Gori. Nessuna valutazione caso per caso «ma una scelta in blocco». Con le sole eccezioni «di quelli sulle corsie preferenziali dei bus». Ovvero via Broseta e Santa Caterina. «Qui ci sono delle considerazioni da fare. Nel primo caso si tratta di un’occupazione temporanea ed è difficile trovare margini d’azione. Su Santa Caterina, invece, ci sono da fare delle riflessioni più ampie perché avevamo promesso che lì sarebbe tornato il bus e intendiamo mantenere la parola. Ma stiamo studiando qualcosa in grado di contemperare le esigenze dei locali, evitando gli assembramenti, soprattutto nel weekend». Su tutti gli altri dehors «senza eccezioni, cercheremo di creare le condizioni perché, chi lo voglia, possa restare». Gratis fino al 31 dicembre, «dopo si pagherà l’occupazione del suolo pubblico».

Il divieto d’asporto

«Da parte nostra consideriamo i dehors un grande successo: ce lo confermano gli operatori e i cittadini» spiega il sindaco. «Insieme al divieto di asporto hanno contribuito a garantire condizioni di sicurezza che non erano per niente scontate. Mi pare che siamo riusciti a garantire la voglia di socialità e divertimento evitando situazioni di assembramento».

A proposito del divieto d’asporto, i consiglieri comunali della Lega hanno chiesto la revoca: «So che siamo la sola città in Italia ad applicarlo in questo momento. Credo che per fine settembre, massimo inizio ottobre, verrà revocato. Anche perché nel momento in cui togliamo i dehors in zone come Santa Caterina è chiaro che non possiamo lasciare anche il divieto d’asporto. Ma ripeto, su quella zona va fatto un ragionamento più ampio».

Le associazioni di categoria

Soddisfatte le associazioni di categoria: «Mi pare davvero un’ottima idea mantenere i dehors» commenta Oscar Fusini, direttore di Ascom –. A livello nazionale si sta parlando di uno sgravio fiscale anche per i prossimi mesi». Ma Ascom chiede «particolare attenzione a quelle zone come via Broseta e Santa Caterina dove i dehors sono sulle corsie dei bus: ci fa piacere che il Comune stia pensando a soluzioni ad hoc».

Ad ogni modo «salutiamo con favore scelte che mantengano un minimo di vivacità nel rispetto del distanziamento e consentano agli operatori di dare fiato alle proprie attività». Dove permane comunque qualche aspetto critico: «L’infrasettimanale serale e il pranzo faticano proprio a ripartire, mentre nei fine settimana si recupera» conclude Fusini.

Anche Confesercenti plaude alla scelta di Palafrizzoni: «La condividiamo perché mette nelle condizioni di continuare a lavorare queste attività, recuperando seppure parzialmente il fatturato perso durante i mesi di lockdown – spiega il direttore, Filippo Caselli –. Certo, avvicinandosi il periodo invernale bisogna mettere tutti nelle condizioni di affrontare la stagione». E non a caso le linee guida del Comune, preparate a maggio, prevedevano anche la presenza di «stufe a fungo per esterni e lampade riscaldanti».

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