Il magico potere degli snack

A cosa servono gli snack? Sappiamo tutti che non dovremmo darne o, comunque, non dovremmo abusarne perchè bene non fanno ai nostri amici quattro zampe; sta di fatto che al di là della gratificazione che possono dare a chi li dispensa, possono però essere uno strumento di grande utilità.

Tatiana Debelli

Il loro primo utilizzo funzionale è nell’addestramento: un premio goloso per far fare qualcosa al cane. Quando sono cuccioli servono soprattutto come ricompensa per la comprensione di un comando, semplice (seduto, resta, terra) o più complesso. Mia la lagotta, nel suo primo e unico concorso di bellezza, scese nel campo di gara e cercò di seguire il suo accompagnatore nelle diverse indicazioni di andatura solo seguendo il profumo dello snack. Il risultato fu brillante per quanto riguarda la bellezza che, in questo contesto, significa il maggior avvicinamento del quattrozampe agli standard di perfezione della razza di appartenenza, meno, nonostante il desiderio dello snack, per quanto riguarda le abilità non essendo formata a questo tipo di competizione.

La lagotta Mia con il suo zoccolo di mucca

Un’utile distrazione

Un secondo utilizzo funzionale è la distrazione del cane e la tranquillità del suo padrone. E qui entra in gioco lo snack indispensabile per distrarre Mia la lagotta la sera, una volta che tutto il resto della casa si è coricato e vorrebbe leggere o guardare un film in totale relax: lo zoccolo di mucca.

Per impedire che la dolce lagotta ponga il suo muso sul tablet o sul libro ed esiga coccole infinite impendendo qualsiasi altra attività, ecco arrivare in soccorso lo zoccolo di mucca, uno snack masticabile naturale ad alto contenuto proteico, peraltro economico, che aiuta la salute dentale del cane e, soprattutto, necessita di più giorni per essere mangiato. Unica controindicazione l’odore, non certo dei migliori ma per Mia un’attrazione fatale. Ma a tutto ci si abitua in cambio di qualche ora di pace prima di spegnere la luce e abbandonarsi al sonno. Ovviamente così è anche per la lagotta che, una volta spenta la luce, smette di masticare e si butta a dormire.

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