Cani, la quotidianità
non si confonda con la noia

Sentiamo spesso dire da molte persone che il loro cane è straordinario: riconosce il rumore della macchina, sa l’orario del suo pasto con una precisione incredibile a prescindere dalle stagioni e dalla durata delle giornate, si fa capire al momento della passeggiata e addirittura va a prendere il guinzaglio da solo...

Ma come si spiega tutto questo?

Non servono teorie complicatissime o grandi paroloni, la spiegazione è più semplice che mai e la si può riassumere in una parola: quotidianità!

Osservando il nostro cane nella sua vita di tutti i giorni possiamo sicuramente notare un aspetto su tutti: abbiamo a che fare con un grande abitudinario, e la sua routine quotidiana, fatta di tanti piccoli ma corretti rituali che noi metteremo in pratica con lui, lo rassicura e lo fa sentire bene.

Costruiamogli una base fatta di piccole certezze

Per questo se vogliamo essere dei bravi «padronicni» dobbiamo passare obbligatoriamente da qui, e dobbiamo costruirgli su una serie di rituali che portano il nostro cane a fidarsi di noi proprio perchè gli stiamo offrendo una quotidianità corretta e che risponde appieno alle sue aspettative. Così facendo ci accrediterà ad essere suoi leader, ovvero i migliori «padroncini» del mondo. È una sorta di fiducia a tempo pieno: «Dammi ciò di cui ho bisogno per stare bene e sarò tuo per sempre...». Ricordiamoci che possono diventare rituali anche le abitudini sbagliate, come disturbare in continuazione mentre siete a tavola o dormire su letti e divani, tutte cose che una volta imparate danno fastidio e creano problemi. Quindi evitate di fare questi errori. È davvero importantissimo.

Quotidianità: non confondiamola con la noia!

Attenzione però a non travisare queste parole. L’abitudinarietà non deve essere confusa con la noia. Non si pensi che un cane abituato a non fare nulla tutto il giorno, magari anche confinato sempre nello stesso posto, sia un cane felice solo perchè la sua vita non cambia mai. Il nostro amico ha bisogno ogni giorno di spazi, di movimento, di scoprire con noi il mondo che lo circonda, di condividere le sue piccole esperienze. La quotidianità deve essere di cornice a tutto ciò. Mangiare più o meno ad orari precisi dopo di noi, sedersi per avere la ciotola o per lasciarsi mettere il guinzaglio completano la sua felicità.

Un toccasana per i più paurosi...

Scandire i ritmi e gli orari della vita quotidiana del cane può inoltre essere decisamente utile ai soggetti particolarmente paurosi che acquisirebbero notevole sicurezza da ciò. Il cagnetto fifone infatti tende a passivizzarsi nei confronti del leader (cioè noi): agendo in questo modo si possono ottenere notevoli miglioramenti.

...e per i più «pepati»!

La stessa cosa vale anche per i soggetti dal carattere particolarmente “pepato”: è un modo molto efficace per tenergli sempre a mente che c’è qualcuno sopra di lui a mettere ordine nella sua vita!

Dopo questa breve spiegazione credo sia più facile capire come mai il nostro migliore amico spesso ci stupisca anticipando ciò che noi stiamo per fare. La sua abitudinarietà fa sì che un minuto prima che noi gli diamo la pappa sia già seduto ad aspettare che arrivi la ciotola, che sia felice quando sente il rumore della nostra macchina, ma anche che si sovraecciti quando suona il campanello. Il ragionamento è semplice: il cane nel tempo si abitua al fatto che al suono del campanello corrisponde la presenza alla porta di un estraneo, quindi automaticamente attiva i suoi meccanismi di difesa territoriale. Per correggere questa o altre poco gradevoli abitudini (ci sono anche quelle brutte e non sono poche) suggerisco un lavoro di desensibilizzazione, ma ne parleremo magari nei prossimi numeri.

*Dog Trainer, educatore cinofilo professionista

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