Animali domestici: attenti agli avvelenamenti

L’avvelenamento non è così improbabile anche in un ambiente che consideriamo protetto come quello domestico.

Il pericolo di avvelenamento per i pets è concreto, le sostanze a disposizione dei nostri amici sono tantissime sia domestico, sia all’esterno. Farmaci, detersivi, prodotti per il giardinaggio e veleni veri e propri come gli insetticidi li abbiamo in tutte le case.

Gli avvelenamenti più frequentemente avvengono in modo accidentale, ma purtroppo ci sono anche quelli dolosi. Quelli accidentali sono cagionati da sostanze tossiche che si trovano alla portata dei nostri amici come ad esempio detergenti e detersivi, farmaci ad uso umano o veterinario, prodotti utilizzati per il giardinaggio come lumachicidi, insetticidi ed anche il liquido antigelo che viene utilizzato nelle automobili. Poi ci sono i rodenticidi che rappresentano un capitolo a parte in quanto la loro assunzione può essere sia accidentale che dolosa. Tra gli avvelenamenti intenzionali, infatti, il veleno per topi è quello più utilizzato per preparare esche avvelenate, a causa della sua facile reperibilità ed economicità. Purtroppo, malgrado la detenzione e lo spargimento di esche avvelenate sia considerato a tutti gli effetti un reato penale, ancora in troppi utilizzano questo vile mezzo per cagionare danni agli animali.

Non è sempre facile evitare che i nostri animali si avvelenino, ma possiamo mettere in atto utili accorgimenti: in primo luogo, una corretta educazione, magari con l’aiuto di un bravo educatore cinofilo, che miri ad evitare che i nostri amici rubino cibo, medicinali e quant’altro in casa. Uno dei cardini fondamentali della prevenzione è la messa in sicurezza delle sostanze pericolose. Non vanno mai lasciati a portata di animale: farmaci, alimenti pericolosi, detersivi e qualsiasi altra sostanza possa essere accidentalmente ingerita.

Inoltre, soprattutto per quanto riguarda i farmaci, è fondamentale essere ben consapevoli di alcune nozioni fondamentali:

1) cani e gatti non sono «piccoli esseri umani» e molti farmaci destinati all’uomo sono pericolosi per gli animali. Non somministrate mai farmaci, anche quelli cosiddetti «da banco» che per le persone sono di libera vendita, senza una prescrizione veterinaria;

2) alcuni farmaci ed alcuni presidi per la prevenzione delle infestazioni parassitarie quali collari, gocce, compresse contro pulci e zecche, ad esempio, possono essere usati solo nel cane e sono estremamente tossici per il gatto (od anche per il coniglio).

Anche le piante possono essere velenose

Anche le piante di casa o quelle che abbiamo in giardino o in terrazzo possono celare delle insidie. Informiamoci prima presso il nostro veterinario di fiducia o su siti attendibili se la nuova pianta che abbiamo introdotto può essere pericolosa ed in tal caso, se proprio non ce ne vogliamo privare, poniamola in un’area alla quale i nostri amici non abbiano accesso.

In caso sospetto un avvelenamento la prima cosa da fare è senz’altro cercare di capire quale sostanza possa aver ingerito il nostro amico e condurlo immediatamente dal nostro veterinario di fiducia o nel pronto soccorso veterinario più vicino. Una volta giunti se riusciamo a spiegare cosa ha assunto la risoluzione dell’urgenza sarà più rapida. Purtroppo, i sintomi di avvelenamento sono spesso aspecifici e possono mimare altre condizioni patologiche.

I sintomi più frequenti e che devono allarmarci sono: vomito continuo, salivazione profusa, diarrea, difficoltà respiratoria e sintomi neurologici come tremori muscolari, spasmi, convulsioni, difficoltà a restare in piedi. Il nostro Medico Veterinario di fiducia, oltre a prendersi cura del nostro pet, dovrà segnalare l’avvelenamento o il sospetto tale attraverso il Portale Nazionale degli Avvelenamenti Dolosi degli Animali.

Cosa fare se si trova un’esca sospetta

In caso di ritrovamento di un’esca sospetta, in primo luogo va evitato di toccare l’esca con le mani. Se non abbiamo un paio di guanti usa e getta possiamo raccoglierla con il sacchetto per le deiezioni che portiamo in passeggiata con il cane o con una busta di plastica. Una volta allontanata l’esca dal territorio dobbiamo subito chiamare il Servizio Veterinario territoriale dell’Ats (ASL) o le Forze dell’Ordine, che ci daranno istruzioni su dove portare l’esca o manderanno personale qualificato per effettuare un sopralluogo e raccogliere l’esca per poi analizzarla.

Sono in vigore Leggi, Decreti e Ordinanze Ministeriali che proibiscono la detenzione e lo spargimento di esche avvelenate, non solo a tutela di cani gatti ed altri animali, ma anche per il pericolo che bambini e ragazzi possano venirne a contatto. È un dovere per tutti denunciare il ritrovamento di queste sostanze.

La app «Bocconi avvelenati»

Da alcuni anni esiste anche una app per smartphone («Bocconi avvelenati») realizzata dal Ministero della Salute e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, e che consente di segnalare il rinvenimento di sostanze sospette e che riporta la mappa delle segnalazioni di avvelenamento in tutta Italia.

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