
Ambiente e Energia
Martedì 11 Marzo 2025
Sono 1600 i beagle ancora a rischio, il Tar rinvia decisione
(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Il Tar del Lazio ha deciso di rinviare al prossimo 10 giugno la decisione sui 1.600 cani di razza beagle che dovrebbero essere impiegati per esperimenti dalla società Aptuit di Verona.
"Molte le speranze e altrettanta l'amarezza per cittadini e associazioni, che oggi, sotto il Tar del Lazio, hanno manifestato", spiega una nota degli organizzatori. "Il Tar del Lazio ha però rinviato a giugno la sentenza".
Lav, che nel 2021 ha denunciato il transito di beagle dalla Francia destinati a sperimentazioni invasive, da parte di Aptuit, "è stata presente attraverso i suoi legali all'udienza - come spiega Valeria Albanese, responsabile sperimentazione senza animali della Lav - L'udienza di merito al Tar è stata posticipata a giugno, noi di Lav continueremo il nostro lavoro attraverso i nostri legali in vista della nuova data e ci auguriamo che le autorizzazioni vengano definitivamente sospese e i cani non siano più oggetto di sperimentazione".
Lorella Ravaldini, una delle organizzatrici, sostiene: "la sperimentazione con l'uso di animali è una barbarie inaccettabile per una società civile". Uno degli attivisti Riccardo Manca, dice: "L'esito dell'udienza odierna ci lascia profondamente insoddisfatti.
Il rinvio lascia di fatto un cono d'ombra sugli esperimenti praticati sui beagle da parte dell'azienda farmaceutica Aptuit, poiché i ricorsi delle varie associazioni non garantiscono la completa sospensione delle torture sui poveri cani. Ci opporremo con ogni mezzo a chi nel 2025 propone ancora una metodologia medievale e non predittiva dei rischi sull'uomo, come modello scientifico".
Molte le associazioni presenti sotto il Tar, tra cui Animalisti Italiani, Centopercentoanimalisti, Movimento Etico Animali e Ambiente, Stopplastica e Leal, nella figura del presidente Gianmarco Prampolini, che ha così commentato il rinvio: "1600 beagle potrebbero subire test tossicologici. Leal sostiene le metodologie sostitutive ,già in essere in molti altri stati. In America per esempio non esiste più l'obbligatorietà di testare sugli animali. Continueremo a fare informazione per spiegare e fermare una pratica dolorosa e ripetitiva inutile ai fini scientifici e basata sulla sofferenza e morte degli animali". (ANSA).
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