Ambiente e Energia
Martedì 17 Dicembre 2024
Riduzione della protezione del lupo in Ue, ricorso di 5 ong
(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Cinque organizzazioni ambientaliste e per la protezione degli animali - Green Impact (Italia), Earth (Italia), One Voice (Francia), Lndc Animal Protection (Italia) e Great Lakes and Wetlands (Ungheria) - hanno presentato un ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (Cgue) contro la decisione del Consiglio dell'Ue del 26 settembre 2024 che ha proposto di ridurre lo stato di protezione del lupo (Canis lupus) in occasione della riunione del Comitato Permanente della Convenzione di Berna, svoltasi a inizio dicembre.
Lo rendono noto le associazioni con un comunicato spiegando che "la Commissione Europea, a nome dei 27 Stati membri dell'Ue, non ha rispettato il periodo di sospensione standard di 60 giorni - termine entro il quale le parti interessate possono presentare un ricorso per annullamento - ma ha direttamente proposto un voto alla Convenzione di Berna del Consiglio d'Europa per ridurre la protezione del lupo, sapendo che la proposta sarebbe stata approvata grazie alla maggioranza dei voti detenuta dall'Ue, che rappresenta 27 voti, forzando così l'approvazione della propria proposta".
"La proposta dell'Ue per ridurre la protezione del lupo europeo manca di supporto scientifico ed è un pericoloso precedente, motivo per cui abbiamo presentato ricorso", spiega la presidente di Green Impact, Gaia Angelini.
Il ricorso, spiega la nota, "è stato presentato subito dopo aver rilevato dei malfunzionamenti nei processi dell'Ue e della Convenzione di Berna che influenzano la tutela dei lupi (mancanza di supporto scientifico, assenza di un processo di revisione scientifica, mancati processi democratici vista la poca considerazione data le richieste delle Ong e dei cittadini, predominanza della volontà dell'Ue a Berna). Ora 17 Parti Contraenti della Convenzione di Berna (Stati Ue e non Ue) hanno l'opportunità di rettificare la situazione chiedendo l'annullamento della decisione entro 3 mesi dal 3 dicembre 2024, data di approvazione della proposta Ue". (ANSA).
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