Nestlè, '6 tonnellate di bucce di nocciola come mangime'

(ANSA) - MILANO, 10 APR - I Baci Perugina partecipano al progetto sperimentale di 5 università "Live-Haze", sostenuto da Nestlé in Italia e finanziato del fondo PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del ministero dell'Università e della Ricerca, che sta studiando la possibilità di valorizzare lo scarto agroindustriali delle cuticole della nocciola come ingredienti per la produzione di mangimi zootecnici. Nestlé ha destinato al programma gli scarti del processo di tostatura delle nocciole del suo stabilimento Perugina di San Sisto (PG) e, attraverso il contribuito di altre aziende del comparto che hanno aderito all'iniziativa, attualmente sono già state raccolte e utilizzate per l'alimentazione animale oltre 6 tonnellate di cuticole di nocciole.

Il loro uso nella nutrizione degli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all'elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al progetto "Live-Haze" prendono parte team di diverse università italiane: Università di Torino, Università di Catania, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Perugia e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

"Il progetto Live-Haze dimostra che è possibile creare un innovativo modello di economia circolare, che non riduca solo gli sprechi, ma che riesca a trasformare uno scarto di produzione in mangime per animali, contribuendo così a una filiera più circolare. Siamo orgogliosi di prender parte alla sperimentazione e di aver contribuito, insieme agli altri partner, a raccogliere 6 tonnellate di cuticole di nocciola.

Crediamo fermamente che iniziative come questa, che vedono lavorare fianco a fianco diversi attori, come aziende e università, possano fare davvero la differenza" ha dichiarato Marta Schiraldi, Head of Sustainability Nestlé Italia. (ANSA).

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