(ANSA) - ROMA, 02 DIC - "Ancora una volta in Trentino si è scelto di uccidere e abbattere un orso. Il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti non si smentisce mai, l'unico strumento che conosce e utilizza è quello della condanna a morte togliendo la vita a questi animali selvatici, senza neanche valutare le altre possibili misure previste dal PACOBACE e da adottare in caso di orsi problematici o troppo confidenti". Così Stefano Raimondi responsabile nazionale biodiversità di Legambiente e Andrea Pugliese, presidente di Legambiente Trento commentano l'uccisione dell'orso M91 avvenuta in queste ore in Trentino.
" L'ennesima condanna a morte che rappresenta una sconfitta totale in quella che deve essere la gestione di questo plantigrado nell'arco alpino unita al grande tema della convivenza uomo - animali selvatici"dicono. "Dall'altro lato alla celerità con cui Fugatti procede con l'abbattimento sistematico degli orsi, si contrappone la sua lentezza nell'adottare misure e interventi, basati su ricerca e approccio scientifico, che permetterebbero di migliorare la gestione e la convivenza con questo animale su cui chiediamo nuovamente un intervento rapido e deciso: dalle campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alla comunità locali e ai turisti, alla rimozione delle fonti di cibo di natura antropica e al controllo dell'accesso alle stesse da parte degli animali, alle azioni di dissuasione verso gli animali confidenti come deterrenti, barriere fisiche ecc, solo per citarne alcuni".
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