(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Nel primo giorno del World Economic Forum (Wef), tredici attivisti e attiviste di Greenpeace provenienti da tutta Europa hanno bloccato i delegati in arrivo all'eliporto sul Lago di Davos, in Svizzera.
"Con questa protesta pacifica - scrive la ong in una nota -, l'associazione ambientalista ha voluto denunciare l'irresponsabilità delle élite inquinanti e chiedere ai governi di tassare i super-ricchi per finanziare azioni a favore della giustizia climatica e sociale".
"È un oltraggio che politici e amministratori delegati delle aziende più grandi al mondo si riuniscano a Davos per discutere all'infinito mentre il mondo brucia a causa della crisi climatica e le persone lottano per una vita dignitosa -, dichiara Clara Thompson, portavoce di Greenpeace a Davos -.
Disuguaglianze economiche e crisi ambientali sono intrinsecamente legate: se vogliamo risolverle, i super-ricchi devono pagare la loro giusta quota di tasse. I soldi non mancano, ma al momento sono nelle tasche sbagliate. È ora di far pagare il conto alle élite più ricche e mettere un freno al loro stile di vita inquinante". (ANSA).
© RIPRODUZIONE RISERVATA