
Ambiente e Energia
Giovedì 13 Marzo 2025
Agici-Accenture, 'Italia ha costo energia tra i più alti in Ue'
(ANSA) - MILANO, 13 MAR - L'Italia ha un prezzo all'ingrosso dell'elettricità fra i più elevati d'Europa, pari a circa 109 euro/MWh nel 2024, quasi il doppio rispetto ad esempio alla Francia, con impatti "molto elevati" sulla competitività delle imprese e sul costo della vita dei cittadini sono molto elevati.
E' quanto emerge dall'analisi 'un prezzo dell'elettricità più equilibrato per la sostenibilità e la competitività del Paese', presentata in occasione del workshop annuale dell'osservatorio Utilities Agici-Accenture a Milano. A determinare il prezzo elevato, secondo l'analisi, sono tre principali cause. La prima riguarda il mix di produzione con forte dipendenza dal gas, che copre ancora il 45% del totale al 2024 e un minore sviluppo delle rinnovabili. A incidere poi è il meccanismo di formazione del prezzo che fa sì che la generazione a gas agisca da price setter nel 70% delle ore, a causa dell'assenza di alternative programmabili. La terza causa riguarda la localizzazione sia della domanda che della generazione rinnovabile non ottimale rispetto alle aree geografiche con il maggior potenziale di risorse rinnovabili a basso costo.
Alla luce di queste evidenze, lo studio Agici-Accenture individua un percorso per abbassare potenzialmente fino al 20% il costo dell'elettricità nei prossimi cinque anni, che passa in primo luogo per le riforme di mercato, riducendo il ruolo del gas come price setter da raggiungere attraverso lo sviluppo di una piattaforma, come ad esempio il Maver, che crei un mercato trasparente e liquido in cui domanda e offerta possano negoziare contratti di lungo termine per le rinnovabili in modo efficiente, riducendo i rischi e costi sia per i fornitori che per i clienti. In secondo luogo, per Agici-Accenture, emerge come necessaria l'accelerazione dello sviluppo delle rinnovabili. E infine è necessaria una riduzione del costo del gas, da attuare attraverso azioni quali negoziazioni uniche a livello Ue e investimenti in infrastrutture per diversificare ulteriormente le fonti di approvvigionamento. (ANSA).
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