Zapata, riecco il bomber
Ribaltate le gerarchie

Il centravanti, l’uomo che segna di più. Vero spesso, ma non sempre: nell’Atalanta, per esempio, non capita da tre anni. Duván Zapata, oggi, vuole rimettere le cose a posto, ergendosi al comando della classifica dei marcatori nerazzurri a fine stagione: come fa un bomber che si rispetti, come fa un giocatore del suo calibro.

Con la tripletta di Udine, il colombiano ha rovesciato le gerarchie dell’attacco atalantino: è improvvisamente diventato il miglior realizzatore sia in campionato (5 a 4 nei confronti di Gomez) che complessivamente (7 a 6 sempre sul Papu). Fino a poco più di un mese fa era allergico alla porta, ora timbra il cartellino del gol con continuità: l’obiettivo è vincere la volata con i compagni, possibilmente arrivando in doppia cifra e mettendo a segno il record personale in A (ora è di 11 reti).

Un centravanti-bomber, all’Atalanta, manca dai tempi di Denis: l’argentino ha vinto per quattro campionati di fila la palma di miglior realizzatore nerazzurro (l’ultima volta nel 2014/15), chiudendo rispettivamente con 16, 15, 13 e 8 gol. Nel nuovo millennio, il Tanque è stato l’unico numero nove (inteso come ruolo) a primeggiare tra i marcatori per più di una stagione in A: Ventola e Tiribocchi l’hanno fatto in due occasioni, ma entrambi una volta in cadetteria. I 16 gol di Denis del 2011/12 sono tra l’altro il miglior risultato di un atalantino del nuovo millennio, toccato anche da due non-centravanti, Gomez e Doni.

Dal 2000/01, in diciotto campionati prima di questo, undici volte il bomber scelto è stato una prima punta. Più di un terzo delle volte, lassù si è invece issato un giocatore che ricopre un altro ruolo, sempre offensivo. Questa particolarità è dovuta al fatto che, in certe annate, all’Atalanta è mancato qualcosa là davanti, ma soprattutto alla presenza di giocatori di altissima caratura nel ruolo di esterni offensivi, trequartisti o seconde punte: Doni (quattro volte re dei marcatori atalantini), Gomez (due volte) e Ilicic sono garanzia di gol, anche più dei colleghi specializzati.

Il Papu e Ilicic, nelle scorse stagioni, sono andati a segno con regolarità, facendo le veci di Petagna, centravanti dalle polveri bagnate. In estate, Zapata è stato acquistato proprio per colmare quella lacuna: oggi, i due colleghi dal piede raffinato ci sono ancora, ma è Duván il favorito della corsa. E, a inizio dicembre, ha già segnato quanto lo stesso Petagna e Pinilla, centravanti-top scorer degli ultimi tre anni. L’obiettivo è entrare nella galleria dei grandi centravanti atalantini: anche ad un livello superiore rispetto ai già citati Ventola e Tiribocchi, oppure a Floccari, Makinwa e Budan, le altre prime punte-goleador del nuovo millennio. Zapata può sognare di replicare le imprese di Inzaghi, Ganz ed Evair, tanto per restare agli eroi degli ultimi trent’anni. E naturalmente quelle di Denis, l’ultimo grande centravanti-bomber dell’Atalanta.

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