Spagna-Italia non decisiva, ma è un esame di maturità

GIRONE B. Si gioca giovedì 20 giugno alle 21 (diretta Rai 1 e Sky) a Gelsenkirchen: in palio il primato. Anche un ko è rimediabile. Ancora l’atalantino Scamacca al centro dell’attacco azzurro.

Notte prima degli esami. Il primo di giorno della maturità in Italia coincide con la vigilia del primo vero esame per gli azzurri di Luciano Spalletti. Una prova, quella che attende stasera giovedì 20 giugno (ore 21, diretta su Rai 1 e Sky) a Gelsenkirchen Donnarumma e compagni, in cui il commissario tecnico vuol far vedere di che pasta è fatta la sua squadra, che punta contro le Furie Rosse a scoprire la sua vera identità, dopo l’incoraggiante avvio con la vittoria contro l’Albania. «Voglio vedere - esordisce il ct azzurro nella conferenza stampa della vigilia nella pancia dello stadio dello Schalke 04 - un’Italia che ripeta la buona prestazione della prima partita: davanti avremo la Spagna, una delle migliori scuole calcistiche al mondo, ma noi abbiamo una voglia matta di far vedere che anche la nostra squadra è importante. La chiave è sempre il bel gioco e tenere la palla. Anche se con la Spagna che pressa e tiene la linea difensiva alta, qualche verticalizzazione in più ci sta. Si vince verticalizzando il gioco».

Scamacca confermato in attacco

Non un derby, ma una delle possibili finali di questo Europeo come la vuol definire Spalletti, che, dopo il pareggio 2-2 tra Albania e Croazia, metterà in palio in caso di vittoria non solo il passaggio sicuro del turno ma anche il primo posto del girone B per un ottavo di finale che si giocherebbe a Colonia, a solo un centinaio di chilometri da Iserlohn, quartier generale degli azzurri. «No, non è un derby, sono tutti derby e tutte finali queste partite - assicura il ct azzurro -. Quando gioco un Europeo sono partite che non capiteranno più, passano per non ripassare e gli do quell’attenzione che meritano. Tenteremo di fare la stessa partita fatta con l’Albania. Vogliamo misurarci contro una squadra forte come la Spagna per vedere il nostro livello di calcio contro una delle squadre più forti che ci sono. Ora valuteremo, anche contro squadre forti nelle qualificazioni abbiamo cercato di fare un calcio propositivo di possesso palla. Sono convinto che se diamo il pallino a loro ne usciamo male, quindi tenteremo di fare la nostra partita e comandare il gioco. Vedremo se saremo in grado di farlo anche contro la Spagna». Per il ct l’unico dubbio è tra i romanisti Pellegrini e Cristante a centrocampo. Confermato Scamacca al centro dell'attacco.

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