Sedrina celebra gli 80 anni di Gimondi: una targa e una mostra per il campione - Foto e video

La festa. Folla di amici, appassionati e tifosi da tutta Italia giovedì 29 settembre nel paese natale del fuoriclasse del ciclismo: in suo ricordo una targa esposta all’oratorio e una mostra fotografica dedicata alla sua carriera.

Una folla, un’invasione, una moltitudine di cuori in subbuglio. Tutta per lui. La pioggia non l’ha fermata, l’arcobaleno ha strappato lacrime e sospiri. Giovedì 29 settembre Sedrina si è stretta per il suo figlio più amato, Felice Gimondi, che proprio in questo giorno avrebbe compiuto 80 anni. «Sei sempre nel mio cuore», ha detto Tiziana Bersano Gimondi, moglie e compagna di una vita di Felice, dando voce anche al cuore del suo paese natale e delle centinaia di persone, tra amici, conoscenti, tifosi di prima, seconda, terza generazione, arrivate nella località brembana per salutare Gimondi ed essere presenti alla celebrazione in suo onore.

Sedrina celebra Felice Gimondi. Video di Yuri Colleoni

Perché nel giorno del compleanno del grande campione, Sedrina ha dedicato una targa a Felice Gimondi, posta e scoperta sulla facciata esterna dell’oratorio San Giuseppe, con la benedizione del parroco, don Pierangelo Redondi, e di monsignor Mansueto Callioni, e una mostra fotografica itinerante che ne ripercorre gli inizi, proprio a Sedrina: le prime corse, l’ascesa, le grandi vittorie al Tour de l’Avenir del 1964, al Tour de France del ’65, alla Parigi-Roubaix ’66, al Giro d’Italia ’67 e al resto della sua straordinaria carriera. In prima fila Primo Belli, 91 anni, il primo ad aver indossato la maglia della Sedrinese, e Massimo Gimondi, nipote di Felice, l’ultimo ad averla indossata.

Un paese in festa, un’allegra e commossa invasione da tutta Italia. Ma il segreto di Felice era proprio Sedrina, ha ricordato la figlia Norma. «Papà oggi sarebbe felice. Non ha mai dimenticato il suo paese, ci diceva sempre che lui era come “il ragazzo della via Gluck”, il protagonista della canzone di Adriano Celentano. Il suo punto di partenza e di ritorno, per lui era Sedrina». Emozione, aneddoti, ricordi. « La sua passione, il suo stile, la sua profonda umanità, il suo sentimento di amore e rispetto per il ciclismo l’hanno reso immortale», dicono emozionati alcuni tifosi valdostani. Il ricordo di Felice Gimondi brilla ancora.

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